
di Luigi Fiammata L’AQUILA – Agostino aveva 12 anni. I capelli rossi e riccissimi. Una faccia piena di lenticchie e di schiaffi. Era alto e magro come un pioppo secco. Si muoveva a scatti, di velocità elettrica, e non restava mai fermo nello stesso posto per più di cinque minuti. A scuola, infatti, per...