ALLA CULTURA E AI MEDIA…

14 Giugno 2023
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NO ALLE CAMPAGNE DI LAVAGGIO DEL CERVELLO!

Un messaggio aperto all’Europa e al mondo intero

Traduzione e sintesi a cura dell’Arch. Franca Colozzo

Il prof. George Onsy (Egitto) è il fondatore e presidente di RRM3 – RINASCIMENTO RENAISSANCE – MILLENNIUM III, un’Associazione Internazionale il cui motto è: “Together for Europe’s Future — Together with Europe for the World; Insieme per il futuro dell’Europa – Insieme con l’Europa per il mondo“. RRM3 è un’Associazione che rappresenta un’Organizzazione di Pace che si preoccupa del futuro dell’Europa e del mondo intero attraverso la cultura, la ricerca e il dialogo interreligioso per motivare i propri membri e l’umanità tutta a perseguire le vie della fratellanza e dell’armonia tra i popoli.

In questo messaggio aperto all’Europa e al mondo intero, il prof. George Onsy (Cairo, Egitto), intende richiamare l’attenzione dei media su specifiche tematiche che oggi stanno prendendo piede, con particolare riguardo alla loro subordinazione al potere politico.

George Onsy

In risposta ai numerosi progetti per la cultura e i media di RRM3, il prof. Onsy punta l’indice contro le sovrastrutture culturali e mediatiche che stanno compromettendo la libera circolazione delle idee, non solo in Europa, ma nel mondo intero. Ecco perché  ̶   considerata la missione che si prefigge RRM3, RINASCIMENTO RENAISSANCE – MILLENNIUM III, in qualità di Associazione Internazionale per la cultura e la pace che meticolosamente si preoccupa e lavora per il futuro dell’Europa e del mondo attraverso un auspicato Rinascimento del Millennio  ̶    il suo appello all’Europa è inteso a  ripulire la cultura ed i media europei dalle campagne di lavaggio del cervello che continuano e di cui ogni osservatore illuminato può percepire i fili nascosti dietro di esse.

In particolare, egli ritiene vergognoso che alcuni dei principali canali televisivi europei, di tutto rispetto per produzione cinematografica di alta qualità, in particolare il canale televisivo franco-tedesco “Arte”, così come molti altri, continui a seguire un’agenda nascosta su una sequenza preventivamente programmata di trasmissioni di film e documentari appositamente selezionati. Infatti, inoltrando messaggi che vanno contro l’identità europea ed un futuro garantito per tutti i cittadini europei di domani (residenti, immigrati o rifugiati, avendo tutti   il diritto di vivere insieme in una società stabile e sicura), il suddetto canale invia messaggi di dubbia interpretazione agli spettatori.

“JE SUIS KARL” (2021), il film tedesco sottotitolato “Ti Dichiariamo Guerra” è uno degli esempi scandalosi di questa campagna che tratta il pubblico europeo, a partire da quello tedesco, come ragazzini ingenui che possono credere a qualsiasi cosa, quindi, possono essere facilmente plagiati e sottoposti al lavaggio del cervello su alcune delle questioni più vitali che l’Europa deve affrontare oggi. Questo film, che il “71° Festival Internazionale del Cinema di Berlino” ha premiato, proponendolo al panorama internazionale, reca  un messaggio distorto a tutti gli europei e al mondo intero:

“Coloro che hanno a cuore l’identità dell’Europa sono giovani vendicativi, aggressivi, fanatici, tossicodipendenti, deviati sessualmente, che arrivano anche ad uccidersi, come ha fatto in realtà il loro capo, per accusare gli immigrati ed i profughi del suo assassinio e sbarazzarsi di loro con una devastante guerra civile.”

Se un film del genere è stato premiato al Festival di Berlino, proprio nel cuore dell’Europa che un tempo invocava l’Illuminismo, allora quale nuovo oscurantismo ci si parerà davanti, ancor più cupo di quello sul quale l’Europa, all’epoca, aveva messo in guardia il mondo intero? Sta di fatto che affrontare caritatevolmente le ondate di profughi e comunità extraeuropee che vivono da decenni in Europa non è un problema da risolvere producendo e trasmettendo commedie a buon mercato. L’appello a difendere le radici più autentiche dell’identità europea dovrebbe essere sostenuto dalle giuste campagne Culturali e Mediatiche, soprattutto equilibrate, in maniera da accogliere decentemente i rifugiati e dare rispetto e dignità doverosi a tutti i cittadini multirazziali in Europa. In questo modo, tutte la comunità extraeuropee saranno integrate completamente in modo armonioso e costruttivo in un’Europa futura, ancora migliore, semplicemente perché il rispetto e la cura della propria identità e dei propri valori invitano gli altri ad essere altrettanto ossequiosi verso il paese ospitante.

In conclusione, il prof. George Onsy si rivolge alla Commissione Europea lamentando che il comportamento di quest’ultima non corrisponde ai suoi ambiziosi progetti di cultura e media, da lui creati ad hoc per l’Europea odierna. Pertanto, lancia un grido d’allarme affinché questo suo messaggio urgente venga accolto in tempo debito come invito a ripulire il terreno prima di costruire qualunque altra sovrastruttura. Possa diventare un messaggio foriero di gloria in un futuro di ragionevolezza e democratica coesistenza tra i popoli e la guerra ucraina possa diventare anch’essa solo un brutto ricordo e non una piaga dilagante nel cuore dell’Europa.

Dr. Arch. George Onsy – Fondatore-Presidente RRM3, RINASCIMENTO ̶ RENAISSANCE MILLENNIO III

“Insieme per il futuro dell’Europa – Insieme con l’Europa per il mondo”

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