Kosovo: cerimonia di cambio al Comando del RC-WEST

15 Febbraio 2023
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Alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Difesa Isabella Rauti e del Comandante di KFOR, il Piemonte Cavalleria cede il Comando al 9° Reggimento Alpini

24 gennaio 2023

Dal sito del Ministero della Difesa

Sì è svolta oggi presso Camp Villaggio Italia la Cerimonia di avvicendamento al Comando del Regional Command West, tra il reggimento Piemonte Cavalleria (2°) della Brigata Alpina “Julia” e il 9° reggimento Alpini  della Brigata Alpina “Taurinense”.

Dopo 6 mesi di intenso lavoro nell’impegnativo contesto del Teatro Operativo del Kosovo occidentale, il Colonnello Ivano Marotta dell’Esercito Italiano ha passato il testimone al Colonnello Mario Bozzi.

La cerimonia si è svolta alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Difesa italiana Senatrice Isabella Rauti e del Comandante di KFOR Generale di Divisione Angelo Michele Ristuccia.

Rivolgendosi al contingente italiano, il Generale Ristuccia ha espresso un sentito ringraziamento per il lavoro effettuato: “Colonnello Marotta, tu ed il tuo Contingente avete avuto un profondo impatto sulla Missione: grazie alla indiscussa correttezza e all’imparzialità dimostrata, avete contribuito in maniera fattiva a creare un ambiente favorevole, a beneficio di tutte le comunità del Kosovo. I vostri positivi risultati sono indispensabili, giorno dopo giorno, per dare forma al presente auspicando un futuro migliore”.

A latere della cerimonia, il Sottosegretario di Stato alla Difesa ha rivolto ai militari italiani un saluto a nome del Governo e della Difesa, evidenziando come il Paese sia orgoglioso della loro presenza, che contribuisce a mantenere la sicurezza e la stabilità in Kosovo e del loro operato, impegnati in prima linea, a contatto con la popolazione, con le istituzioni locali, con le organizzazioni nazionali ed internazionali e con i rappresentanti delle diverse etnie e religioni presenti sul territorio.

Dopo la Cerimonia, la Senatrice Rauti si è recata in visita ufficiale presso il Comando della Missione KFOR in Pristina, dove è stata aggiornata sulle attività operative in corso e sulla situazione generale di sicurezza. Il Sottosegretario ha poi incontrato una rappresentanza del contingente italiano in servizio a Pristina e dei Carabinieri della MSU (Multinational Specialized Unit), sottolineando come i Balcani siano “un quadrante strategico per l’equilibrio geopolitico globale” e aggiungendo che “il Governo rivolge particolare attenzione a questa regione e al Kosovo, dove l’Italia, da sempre, svolge un ruolo importante per garantire la pace e la sicurezza internazionale, nel contesto NATO, UE e Onu”. “Stiamo lavorando a tutti i livelli, affinché il dialogo tra Kosovo e Serbia sia proficuo e si possa raggiungere un accordo”, ha detto Rauti, “Voi che rappresentate e servite l’Italia, sotto l’egida della NATO, siete impegnati sul terreno, in una missione delicata e strategica, finalizzata a garantire sicurezza e stabilità in tutta la regione Balcanica”.

La Senatrice ha inoltre evidenziato il prezioso contributo prestato dai militari italiani in un’area caratterizzata da una profonda instabilità e da un grande interesse strategico per l’Europa, ribadendo il pieno apprezzamento e supporto per il quotidiano impegno nell’adempiere a quanto stabilito dal mandato delle Nazioni Unite, con la risoluzione 1244 del 1999, per garantire un ambiente sicuro e libertà  di movimento a tutte le comunità  che vivono in Kosovo e per creare condizioni favorevoli al dialogo Pristina-Belgrado.

LA MISSIONE

 Concorrere, nell’ambito delle operazioni a guida NATO in corso di svolgimento nella Joint Operation Area (JOA) e nel quadro di una progressiva riduzione della presenza militare, allo svolgimento di un’azione di presenza e deterrenza che mantenga un ambiente sicuro ed impedisca il ricorso alla violenza, contribuendo, nel contempo, al consolidamento della pace ed al processo di crescita civile.

L’attuale missione di KFOR consiste in:

  • continuare a contribuire al mantenimento della sicurezza e della libertà di movimento (Safe and Secure Environment and Freedom of Movement);
  • supervisionare il MTA (Military Technical Agreement) con la Serbia;
  • assistere lo sviluppo delle Istituzioni locali al fine di migliorare la stabilità nella regione;
  • condurre attività di comunicazione a sostegno della missione;
  • supportare e cooperare con le Istituzioni Internazionali;
  • su ordine, passare rapidamente dalla “Deterrent Presence” alla “Minimum Presence”.

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