Torino e L’Aquila unite dallo zafferano.

17 Ottobre 2022
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         Nicola F. Pomponio  

Si svolgerà Giovedì 27 Ottobre dalle ore 17 in avanti presso Neronatura in C.so Inghilterra 17 a Torino un evento significativo per i torinesi e gli abruzzesi e, soprattutto, gli amanti di una cucina sana e raffinata: un aperitivo gratuito con piatti preparati con lo zafferano purissimo dell’Aquila D.O.P. prodotto dalla cooperativa “Altopiano di Navelli”. Questa occasione segna il ritorno in grande stile nella città subalpina di un prodotto di elevatissima qualità divenuto di difficile reperimento e talvolta sostituito da altri non sempre all’altezza di quello ottenuto attraverso una coltivazione che vanta quasi otto secoli di storia. Infatti lo zafferano fu introdotto in Abruzzo nel XIII secolo e da allora è stato costantemente coltivato in una zona ben specifica della provincia dell’Aquila, appunto l’altopiano di Navelli, richiedendo non solo un lavoro attento, certosino, pesante ma anche un terreno, condizioni atmosferiche, temperature difficili da trovare dappertutto e ineliminabili per ottenere le sue preziose caratteristiche.

Lo zafferano rappresentò un fondamentale elemento di sviluppo sia dei luoghi di produzione sia della città dell’Aquila che attraverso il suo commercio divenne ben presto il luogo di scambio principale per l’Italia, con città importantissime come Milano e Venezia, e per l’Europa, in primis la Germania e il fiorente centro di Norimberga. Questa importanza plurisecolare dello zafferano abruzzese è strettamente legata  alle sue proprietà, utili non solo per la cucina (come un po’ restrittivamente si ritiene al giorno d’oggi) ma anche nella preparazione di medicinali: gli studi promossi dall’Università dell’Aquila hanno infatti confermato la forte presenza di vitamina A, B1 e B2 nonché il valore curativo attribuitogli in passato. Ciò è fondamentale per l’attribuzione D.O.P. che lo zafferano protagonista dell’iniziativa di Neronatura può orgogliosamente sfoggiare. Ma queste stesse caratteristiche si ottengono solo con una coltivazione particolarmente attenta alle condizioni ambientali e con un lavoro molto impegnativo; si pensi, a titolo d’esempio, che il raccolto deve essere effettuato in 15/20 giorni al mattino prestissimo prima che il sole apra i fiori mentre per ottenere un chilogrammo di zafferano secco il processo lavorativo utilizza circa 250.000 fiori con ben 500 ore di lavoro. Tutto ciò dà un’idea, seppur vaga, di quanto sforzo, tradizione, cultura siano presenti in un  contenitore di zafferano dell’Aquila.

L’evento di Neronatura è quindi di grande significato per tutti coloro che apprezzano l’importanza del nutrirsi consapevole e la serietà dei produttori. E’ inoltre l’occasione per scoprire un punto vendita dove è possibile reperire, con l’aiuto di un personale attento, cortese e preparato, tutti i molteplici e gustosissimi prodotti  all’insegna di questa filosofia poiché Neronatura da anni è diventato un emporio incredibilmente ricco per chi è alla ricerca di spezie, legumi, cereali, frutta secca ed essiccata e delizie di vario genere, dolci e salate; il tutto proposto con particolare attenzione alla provenienza e con gusti originari, raffinati, delicatamente avvolgenti. Appuntamento quindi il 27 Ottobre ore 17 in C,so Inghilterra 17; benvenuto lo zafferano a Torino, benvenuta l’Aquila a Torino e grazie a Neronatura per la costante ricerca del meglio!

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