Calorosa accoglienza a L’Aquila al Treno della Memoria”

16 Ottobre 2022
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L’Aquila 15 ottobre 2022, sul binario 1 della stazione ferroviaria de L’Aquila, è giunto il Treno della Memoria, che nel 1921 trasportò la salma di un soldato caduto e non identificato da Aquilea a Roma, dove venne tumulato nel sacello dell’Altare della Patria con i massimi onori militari.

La salma del soldato ignoto, scelta da Maria Bergamas tra quelle di 11 caduti italiani non identificati, diventò simbolo di tutti i caduti che, con il loro sacrificio, contribuirono a costruire l’Unità Nazionale.

Le note de “La leggenda del Piave”, eseguita dalla Banda del 1° Reggimento Granatieri di Sardegna, hanno accolto il treno alla presenza delle massime autorità civili, religiose, militari, associazioni Combattentistiche e d’Arma, scolaresche e cittadini.

Il Comandante del Comando Militare Esercito “Abruzzo e Molise”, Colonnello Marco Iovinelli, ha salutato gli intervenuti ricordando la figura e il valore morale del Milite Ignoto, simbolo di tutti i caduti e sottolineando nel suo intervento che “il doveroso ricordo e tributo d’onore ai Caduti non è l’esaltazione della guerra, causa solo di dolorosi lutti e distruzioni, ma un monito a tutte le giovani generazioni affinché non si ripetano gli errori del passato”.

Il Comandante Regionale della Guardia di Finanza, Generale di Divisione Gianluigi D’Alfonso, nel suo discorso ha ricordato a tutti, specie alle nuove generazioni che il Milite Ignoto è “una storia da far riscoprire soprattutto ai giovani per mantenere vivo il ricordo di tutti i caduti che, con il loro sacrificio, hanno contribuito a costruire l’unità nazionale e il concetto di Patria”.

A nome di tutte le autorità civili ha preso la parola il vice Presidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo, dott. Roberto Santangelo.

Al termine dei saluti istituzionali è iniziata la visita alla mostra allestita nelle carrozze con reperti della I Guerra Mondiale.

Alle ore 18,00 il Treno è ripartito alla volta di Campobasso per proseguire il suo viaggio ed unire idealmente tutti gli italiani coinvolgendo le diverse generazioni per ricordare il sacrificio di chi ha donato la propria vita per il Paese.

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