Le casermette di via Flaminia. La nascita della Scuola Superiore di Polizia

29 Giugno 2021
By

del Commissario Giulio Quintavalli,

Ispettore Massimo Gay e Ispettore Fabio Ruffini

Articolo tratto dalla Rivista ufficiale dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato

Anno XLVIII – n 1 – gennaio aprile 2021

Un Comandante della Scuola Guardie di città di III classe all’ingresso della scuola, circa 1880

Ripercorriamo i primi passi del plesso edilizio sede dell’attuale Scuola Superiore di Polizia tramite un’indagine a ritroso fino al 1920, quando il Ministero della Guerra cedette alla Regia Guardia alcuni edifici della Capitale. Partiamo dal 1919. Con la soppressione del Corpo delle Guardie di Città, il Ministero dell’Interno si trova a disporre di un nuovo organismo, la Regia Guardia per la P.S. (istituita con R. D. n. 1790 del 2 ottobre 1919), con vistosi vuoti di organico che ne minano l’efficienza, proprio nel momento in cui l’ordine pubblico nel Paese richiede una Polizia salda e affidabile. Il consistente flusso di volontari del Corpo, tratti dalla leva militare da instradare alla Scuola per «istruire militarmente e indirizzare nel servizio», di guardie e appuntati che ambivano alla promozione a sottufficiale, risulta esuberante per la Scuola Guardie di Città di Via Garibaldi che, come tutta la logistica, passa alla Regia Guardia.

Scuola Guardie di Città, Via Garibaldi, Roma. Lo stabile presentava più piani divisi tra uffici, aule e alloggi: in uno erano trattati gli affari del Corpo; un altro quelli della Scuola ; i piani superiori presentavano aule e cameroni con circa duecento posti letto, riservati agli allievi e ai poliziotti di servizio al Ministero dell’Interno e alla Questura.

Sicurezza Pubblica e Corpi Armati riporta: «Entrando per il cancello di ferro posto ad un centinaio di metri dal corpo di guardia principale l…] vi trovate in un cortile che la mano dei zelanti allievi sottufficiali […l ha trasformato in un piccolo giardino dalle aiuole folte e verdeggianti». Lungo la balaustra a coronamento dell’edificio il trofeo di sciabole con la Corona Monarchica e l’iscrizione: Scuola Allievi Uff.li e Sott.li sormontanti la Bandiera indicano che l’ingresso era collocato in Vicolo dei Casali (poi via Guido Reni, 31), stradello che divideva le due palazzine gemelle; quella a destra era l’alloggio per le guardie di servizio nella capitale.

LA SCUOLA Dl VIA GARIBALDI

Attiva dalla fine degli anni ’70, la Scuola di Via Garibaldi, che fino ad allora aveva provveduto ai corsi per allievo e di avanzamento per sottobrigadiere e comandante, viene rinominata in Scuola Scuola Allievi Sottufficiali Regia Guardia, e accoglie il primo corso da sottufficiale e il Comando Legione, al quale sono dedicati ulteriori locali. Per questo, alla fine del 1920, il Comando Generale, anch’esso in cerca di un’adeguata sede, si rivolge al Regio Esercito che, nonostante la riduzione di organici e la disponibilità di alcune caserme nella città praticamente inutilizzate, tarda a dare risposte concrete, tanto che il Comando si vede costretto a rivolgersi all’edilizia privata. Viene individuato un edificio prestigioso, Palazzo Mignanelli, nell’omonima Piazza adiacente a Piazza di Spagna; inoltre, l’Esercito mette a disposizione una caserma, risalente all ‘epoca borbonica, a Maddaloni per la Scuola Guardie e alcuni locali del Distretto Militare di Caserta (nella “Vacceria reale”) per la Legione Allievi.

«Abbiamo potuto dare qua e là uno sguardo nelle linde camerate, dove le brande sono allineate in ordine perfetto [ . . . ] nulla hanno risparmiato per imprimere l’orma del loro buon ordine al locale destinato al loro soggiorno [ . . . ] corredi personali, disposti con scrupolosa simmetria [ . . . ] ampie vasche con zampilli di acqua corrente, latrine in marmo perfettamente inodore, sala da toilette sobriamente arredata».

LE CASERMETTE Dl VIA FLAMINIA A ROMA

Il Corpo appena costituito deve urgentemente colmare gli organici. L’attività delle due Scuole, di Via Garibaldi e di Maddaloni, è frenetica: nel gennaio inizia il primo corso di quattro mesi per Vice brigadiere; in primavera, quello per Guardia e a ottobre il secondo per Vice brigadiere. Tuttavia, le complessità organizzative e la necessità di nuovi spazi per ulteriori corsi dettano una decisione che, a ben vedere, segna un giorno importante per l’Istituto Superiore di Polizia: il Ministero della Guerra cede due palazzine gemelle al Flaminio, acquistate nel 1915 per lo Stabilimento Militare Materiali Elettronici e di Precisione, da poco dismesse. Pertanto, il 1 novembre la Scuola riceve l’ordine di trasferimento, con tutta la mobilia e le attrezzature, in uno dei due edifici. Ne da notizia il periodico Sicurezza Pubblica e Corpi Armati, rivista ufficiosa del Corpo: «La Scuola allievi sottufficiali ha abbandonato i suoi antichi locali […] si è trasferita in una delle casermette di Via Flaminia, mentre I’altra casermetta che le sta accanto è occupata da un battaglione della Legione Allievi qui distaccato per ragioni d’ordine pubblico». La Scuola, capace di 300 posti letto, era ubicata ai margini del Flaminio, nuovo quartiere fuori porta, originatosi a seguito dell’estensione della città sulle aree sottratte alle sponde del Tevere da imponenti muraglioni. L’area era scarsamente abitata, priva di strade lastricate, di toponomastica e di pubblica illuminazione, tra piccoli orti regolari e rigogliosi, che i frequentatori nelle ore libere curavano con zelo.

IL CORSO PER UFFICIALI

Nel 1921 la Scuola Sottufficiali diploma i nuovi Vice brigadieri e per l’estate, con il primo corso per Sottotenente, assume la defmitiva denominazione di Scuola Allievi Ufficiali e Sottufficiali. Quanto agli spazi interni e ai locali, il periodico Sicurezza Pubblica e Corpi Armati riporta che le camerate presentavano «una lunga teoria di letti uguali, nuovi, perfettamente allineati lungo ampie e candide pareti digradanti a perdita d’occhio su la luminosità dei pavimenti a quadrelli bianchi e rossi, attraverso la lontananza delle aperture centrali a volta e i vuoti delle porte spalancate».

LA SOPPRESSIONE DELLA REGIA GUARDIA PER LA P.S.

Nel 1922, l’organico del Corpo, incrementato da 25mila a 40mila unità, comporta per le Scuole una febbrile attività per colmare i quadri dei vari ranghi e la Scuola diploma due corsi per Ufficiali e uno per Sottufficiali. Il primo giugno dello stesso anno, a pochi giorni dalla chiusura del «primo regolare e completo corso d’istruzione per l’abilitazione dei sottufficiali a indossare la divisa di ufficiale», segna una data da ricordare per la Scuola e tutto il Corpo: «S.M. il Re […] onorò di una sua prima visita la Scuola». Gli ufficiali del Comando Generale, della Scuola e gli allievi, formati su un battaglione «furono passati in rivista e sfilarono davanti a S.M., collocatosi accanto alla bella fontana che sorge nel mezzo del giardino». Il Sovrano elogia «ufficiali della Scuola che hanno saputo infondere negli allievi il più alto spirito di disciplina». Nel giugno 1922, sono banditi nuovi concorsi per Sottotenente e Vice brigadiere mentre sul Corpo stavano calando, come una scure, le maldicenze e le inchieste: il concorso per ufficiali viene sospeso poco prima della pubblicazione del Regio Decreto n. 1680 del 31 dicembre 1922, relativo alla riforma e all’unificazione dei Corpi Armati di Polizia. Nel 1923 1’Arma dei Carabinieri Reali diventa I’unico Corpo di Polizia nel quale al ruolo generale è affiancato il neo costituito Ruolo Specializzato per i servizi di indagine, tecnici e di vigilanza alle dipendenze delle Autorità di P.S.

IL RUOLO SPECIALIZZATO E LA SCUOLA TECNICA Dl POLIZIA

Per l’abilitazione al servizio dei militari selezionati per il Ruolo Specializzato (vantava un organico di 103 ufficiali, 10mila tra sottufficiali, appuntati e carabinieri), sia la Scuola di via Flaminia sia la palazzina gemella (dove alloggiavano le guardie in servizio nella Capitale) sono destinate a Scuola Tecnica di Polizia. Anche lo stabile di via Garibaldi, utilizzato come alloggio – come tutta la logistica e le dotazioni della Regia Guardia – passa all’Arma, mentre la Scuola di Maddaloni cessa l’attività. L’ufficiale dell’Arma Comandante della Scuola Tecnica nel maggio 1923 relaziona al Comando Generale che la stessa aveva la capacità di circa 250 letti; era in ottime condizioni ma suggeriva «lavori di non grande entità»; mentre l’edificio gemello necessitava di alcuni lavori per incrementare la capienza complessiva del plesso da circa 650 a 800 letti. Nella tarda primavera inizia il primo di alcuni corsi di abilitazione per il Ruolo Specializzato e viene impiantato il primo canile per sperimentare l’impiego dei cani (Si veda: Calendario ANPS 2014; n. 3/2013 della Rivista, Notiziario Storico dell’Arma dei Carabinieri n. 5/anno II).

IL CORPO DEGLI AGENTI Dl P.S.

Nel 1925, la Scuola Tecnica di Polizia torna nell’esclusiva disponibilità del Ministero dell’Interno per il costituendo Corpo degli Agenti di P.S. (RDL n. 383 del 2 aprile 1925). La Scuola apre nel corso degli anni due sedi, Caserta e Pola, e provvede alla formazione degli Agenti, all’avanzamento dei Sottufficiali e ai corsi di specializzazione e professionalizzazione per ogni settore di impiego. La palazzina “lato nord” viene utilizzata come alloggio, magazzini, armeria, autoparco, autofficina, laboratorio, canile; l’altra, come palazzina degli studi. Successivamente, al posto dei giardini, viene realizzata la piazza d’arme e gli edifici diventano sopraelevati. Nel 1942, volendo dotare il Corpo di una solida ossatura di Ufficiali per il comando di reparto e il governo degli Agenti e per evidenziarne i caratteri militari (giova ricordare che il RDL n. 687 del 31 luglio 1943 ne sancisce l’appartenenza alle Forze Armate dello Stato, e con il D. lgt. n. 365 del 2 novembre 1944 lo stesso assume la denominazione di Corpo delle Guardie di P.S.), la Scuola Sottufficiali si “sdoppia” per gli Ufficiali. In un locale sotto il porticato viene inaugurato il Sacrario dei Caduti (si veda il n. 1/2013 di Fiamme d’Oro).

LA RIORGANIZZAZIONE

Le vicissitudini della guerra e I ‘urgenza di colmare il nuovo organico del Corpo, più che raddoppiato in poco tempo, spinge per una radicale riorganizzazione degli enti per l’istruzione, specializzazione e professionalizzazione del Corpo. Nel 1945, nella Scuola Tecnica (intitolata alla Medaglia d’oro Valor Militare tenente P.S. Maurizio Giglio, trucidato dai nazisti alle Cave Ardeatine), trasferita alla Ferdinando di Savoia, riprendono i corsi per Allievo guardia, sia in sede sia in quella nuova di Nettuno e, poco dopo, di Caserta, mentre la Scuola Ufficiali e Sottoufficiali continua a occupare le due palazzine al Flaminio. Successivamente, la “Palazzina Allievi” acquisisce l’intitolazione al Tenente Giglio e viene assegnata alla Questura.

L’ULTIMA TRASFORMAZIONE

L’ultima tappa del percorso iniziato nel 1920 dalle “Casermette” è caratterizzata dalla trasformazione dell’Accademia del Corpo delle Guardie di P.S. in Istituto Superiore di Polizia (L. n. 121 del 1 aprile 1981 e DPR n. 341 del 24 aprile 1982), che unifica i percorsi di formazione e professionalizzazione, già previsti per i Funzionari di P.S. e per gli Ufficiali del Corpo, a quelli dei dirigenti e dei commissari della Polizia di Stato. L’Istituto, pertanto, ha ereditato le funzioni, la storia e le tradizioni dell’Accademia e della Scuola Superiore, quest’ultima attiva dal 1902 sotto la denominazione di Scuola di Polizia Scientifica. La sua prima sede fu quella delle Carceri  nuove in via Giulia, poi vicolo delle Mantellate adiacente al Carcere di Regina Coeli e, nel 1962, in viale dell’Arte in zona Eur.

Per un approfondimento sulla Regia Guardia, vedi Fiamme d’Oro 3-4/2019 e 1/2020 , e il terzo Quaderno dell’Ufficio Storico (https://www.poliziadistato.it/articolo/40741)

Gli spazi esterni della Scuola, impreziositi da numerose aiuole fiorite nel cortile intorno a una fontana nel mezzo del giardino, erano perimetrati da mura che guardavano «graziosi giardinetti e piccoli orti diligentemente coltivati» (cartolina fotografica primi anni ’30, foto Ettore Reale; collezione Quintavalli).
Roma, via Guido Reni: sulla destra, la Scuola Ufficiali e in fondo, i Parioli (cartolina fotografica viaggiata nel 1955, Ed. A.C.A. Roma; collezione Quintavalli)
L’Accademia, ingresso principale (cartolina fotografica Alterocca Terni, 20465; collezione
Quintavalli)

Tags: , , , , ,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Dieci anni

Archivio