ECCO “GRAND TOUR A VOLO D’AQUILA”, IL NUOVO LIBRO DI GOFFREDO PALMERINI La presentazione a L’Aquila il 5 dicembre, alle ore 17, nell’Aula Magna del Gran Sasso Science Institute

30 Novembre 2018
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Cover_GRAND TOUR A VOLO D'AQUILA

Cover_GRAND TOUR A VOLO D’AQUILA

L’AQUILA – “Grand Tour a volo d’Aquila”, l’ultimo libro di Goffredo Palmerini uscito in questi giorni per le edizioni One Group, sarà presentato in prima a L’Aquila mercoledì 5 dicembre alle ore 17 presso l’Aula Magna del Gran Sasso Science Institute (GSSI), in viale Crispi 7. Dopo il saluto del Rettore, prof. Eugenio Coccia e delle autorità istituzionali, interverranno Francesca Pompa, presidente One Group, Gianfranco Giustizieri, saggista e critico letterario, Tiziana Grassi, giornalista e scrittrice, Antonella Colonna Vilasi, docente universitaria e scrittrice. Presente l’Autore, modererà gli interventi Angelo De Nicola, giornalista e scrittore. Ancora una volta l’autore ha scelto il Gran Sasso Science Institute (www.gssi.infn.it) per la presentazione del suo ultimo libro, testimonianza dell’orgogliosa attenzione verso la più recente Scuola Universitaria Superiore d’Italia. Riconosciuto due anni fa dallo Stato centro di alta formazione scientifica per studi di dottorato (PhD), il GSSI dell’Aquila è infatti la settima Scuola universitaria autonoma italiana, insieme alla Normale e alla Sant’Anna di Pisa, IUSS di Pavia, SISSA di Trieste, SUM di Firenze e IMT di Lucca. Un’eccellenza il GSSI che insieme all’Università dell’Aquila esalta la vocazione del capoluogo d’Abruzzo come Città degli studi, della ricerca e dell’alta formazione.

Anche quest’ultima fatica dello scrittore aquilano, un vero ambasciatore della più bella Italia nel mondo, si apre con due straordinari contributi: la pagina di Presentazione dello scrittore Hafez Haidar, insigne personalità impegnata nel mondo sui temi della Pace e del dialogo tra religioni – già candidato al Premio Nobel per la Pace ed attualmente al Premio Nobel per la Letteratura – e la Prefazione di Tiziana Grassi, giornalista e scrittrice, per molti anni autrice per la Rai di programmi culturali e di servizio. Scrive, tra l’altro, Hafez Haidar nella sua pagina di Presentazione: «[…] Goffredo Palmerini riesce a cogliere i benevoli frutti delle vicende degli uomini e delle donne e a mettere in risalto le loro opere di vita e di pensiero. In veste di ambasciatore della propria terra e di convinto sostenitore della necessità del dialogo e della benefica contaminazione culturale tra i popoli, ci presenta un’altra Italia, sorgente di luce e conoscenza per tutti coloro che amano il dialogo e credono nei valori fondanti della pace e dell’amore. Ancora una volta Goffredo si mostra infaticabile viaggiatore alla ricerca di notizie vecchie e nuove, spinto dall’intento precipuo di raccontare con un linguaggio scorrevole ed eloquente le meraviglie della natura e dell’uomo. Grazie ai suoi continui viaggi ed incontri, l’autore ci fa scoprire le bellezze e le ricchezze storiche ed artistiche di città famose, come Boston e New York, e di tanti luoghi incantevoli, autentici scrigni di splendore del Belpaese. Nonostante gli orizzonti completamente diversi, l’Italia rimane nel cuore di chi parte e di chi resta, al contempo punto di partenza e punto di arrivo dei suoi sentimenti.»

Con questa riflessione Tiziana Grassi chiude l’ampio ed intenso testo della Prefazione al volume: «[…] Nella nuova storia sociale tutta da ricostruire, la domanda centrale è capire se l’Altro è per noi entità astratta e lontana o nucleo umano significante. Goffredo Palmerini, con la vigile consapevolezza che ritroviamo tra le pieghe di questo volume, ci consegna la risposta, unica e inequivocabile: i fatti sociali cui ognuno di noi può dare vita, ogni giorno, nel silenzio dei gesti più ordinari, sono ‘luoghi’ importanti di rigenerazione e ricchezza umana. Ecco perché tutti noi gli dobbiamo gratitudine profonda per il suo essere, in questo nostro tempo spaesato e spaesante, legame, punto di riferimento e aiuto al giusto porsi e giusto agire». Nel risvolto di copertina così annota Francesca Pompa, presidente delle Edizioni One Group: “Grand Tour a volo d’Aquila, un invito ad attraversare territori, a visitare luoghi e borghi, a scoprire scrigni d’arte, a conoscere persone, a vivere gli avvenimenti fino a sentirsi parte di questo universo in continuo divenire con al centro una città non più semisconosciuta, ma evocata in tutto il mondo e diventata patrimonio universale dopo quanto le accadde nel 2009. E’ l’abilità del vero narratore quella di farti viaggiare, come fa Goffredo Palmerini, attraverso la scrittura che diventa racconto e, pagina dopo pagina, apre a nuovi scenari. Le storie prendono forma e lasciano scorrere immagini che riflettono il tempo di cui sono protagoniste, oggi ma ancor più domani. Infatti, è nel tempo che libri come questo acquistano sempre più valore, quando la memoria diventa patrimonio della propria identità e restituisce, come un fiume in piena, l’apice di una Italia tratteggiata nelle sue peculiarità, nella sua capacità di meravigliare e di essere un’eterna avvincente scoperta”.

 Infine un’ultima annotazione e una coincidenza. Il 21 giugno 2017, giorno della presentazione del precedente lavoro di Palmerini “L’Italia nel cuore”, coincise con la visita del Presidente della Repubblica a L’Aquila, per il 243° anniversario della Guardia di Finanza. Quest’anno, per una felice circostanza, il 6 dicembre vedrà ancora la presenza del Presidente Mattarella in occasione della restituzione alla Città della Chiesa di Santa Maria del Suffragio, dopo il pregevole restauro dagli ingenti danni del terremoto 2009, realizzato anche con il contributo del governo francese.

L’anno scorso Palmerini inviò una lettera al Presidente Mattarella – riportata integralmente nel volume “Grand Tour a volo d’Aquila” -, nella quale tra l’altro l’autore scriveva: «Gentile Presidente, […] vorrei cogliere la felice circostanza della Sua visita a L’Aquila, mercoledì 21 giugno, nella ricorrenza del 243° anniversario della Guardia di Finanza, per esprimerLe dal profondo del cuore la mia gratitudine per l’attenzione e la grande sensibilità che in più occasioni Ella ha testimoniato alla Città, che pian piano sta rinascendo dalle strazianti rovine del terremoto del 6 aprile 2009. Proprio questa Sua vicinanza è per noi Aquilani di grande aiuto, non solo per la fiducia che infonde nella ricostruzione materiale dell’Aquila e degli altri centri colpiti dal terremoto, quanto sopra tutto per il rafforzamento morale del senso di comunità così duramente lacerato da quegli eventi. Un senso di comunità che grazie a Lei si amplia all’intera Nazione. A quell’Italia straordinaria, insomma, della solidarietà e della fraternità tra Italiani, che ha mostrato il suo volto più bello qui all’Aquila nel dopo sisma e che attualmente mostra nelle zone colpite dai recenti terremoti del 2016 e 2017. Noi Aquilani l’Italia bella, generosa e solidale la porteremo per sempre nel cuore. […] Concludo questa lettera sul tema dell’Emigrazione, la cui storia di sofferenze e riscatti purtroppo ancora non entra nella Storia d’Italia: un buco nero che occorre colmare, facendo entrare la storia dell’Emigrazione italiana nei programmi delle scuole di ogni ordine e grado. Un’autentica necessità, per riportare ad Unità gli Italiani dentro i confini con gli Italiani all’estero, l’Italia dentro i confini con l’altra Italia, persino più numerosa. Apprezzai moltissimo, Signor Presidente, il Suo discorso alle Camere riunite dopo la Sua elezione, con il puntuale riferimento agli Italiani all’estero. Ma ancor più ho apprezzato, fino alla commozione, il Suo discorso agli Italiani d’Argentina nel teatro Coliseo di Buenos Aires, durante la recente visita in quel grande Paese. Le confesso che mai avevo ascoltato parole così belle, intense e chiare rivolte agli emigrati italiani in Argentina (e nel mondo), mai concetti così profondi e argomentati sul valore della nostra Emigrazione, sulla sua storia che è un tutt’uno con la storia nazionale. E l’orgoglio per quanto rappresentano gli Italiani nella storia dell’Argentina, e non solo. […] Grazie ancora Signor Presidente!»

La Presidenza della Repubblica, attraverso il direttore dell’Ufficio Segreteria dr. Simone Guerrini, con lettera del 5 luglio 2017 così, tra l’altro rispondeva a Palmerini: «Gentile dr. Palmerini, il Presidente della Repubblica ha ricevuto la Sua lettera e, mio tramite, La ringrazia per le espressioni di stima indirizzategli e per il Suo volume L’Italia nel cuore che ha voluto gentilmente inviargli. Le Sue parole sono di grande incoraggiamento per il Capo dello Stato nello svolgimento del delicato compito istituzionale che gli è stato affidato. L’occasione mi è gradita per inviarLe i migliori saluti e auguri di buon lavoro da parte del Presidente Mattarella ai quali aggiungo con piacere i miei personali.»

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Goffredo Palmerini

Goffredo Palmerini

Goffredo Palmerini è nato a L’Aquila nel 1948. E’ stato dirigente delle Ferrovie dello Stato nel settore commerciale dell’esercizio e per quasi trent’anni amministratore della Città capoluogo d’Abruzzo, più volte assessore e Vice Sindaco dell’Aquila. Scrive su giornali e riviste in Italia e sulla stampa italiana all’estero. Suoi articoli sono ospitati su molte testate in Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Lussemburgo, Messico, Perù, Repubblica Dominicana, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Sud Africa, Uruguay e Venezuela. E’ in redazione presso numerose testate giornalistiche in Italia e, come collaboratore e corrispondente, sulla stampa italiana all’estero: America Oggi (Usa), La Gazzetta (Brasile), i-Italy (Usa), La Voce (Canada), La Voce d’Italia (Venezuela), Mare nostrum (Spagna), L’altra Italia (Svizzera), La Voce alternativa (Gran Bretagna). Collabora inoltre con le Agenzie internazionali AiseInform, ComUnica.

Ha pubblicato i volumi “Oltre confine” (2007), “Abruzzo Gran Riserva” (2008), “L’Aquila nel Mondo” (2010), “L’Altra Italia” (2012), “L’Italia dei sogni” (2014), “Le radici e le ali” (2016), “L’Italia nel cuore” (2017). Nel 2008 gli è stato tributato il Premio Internazionale “Guerriero di Capestrano” per il suo contributo alla diffusione della cultura abruzzese nel mondo. Nel 2014 ha ricevuto a Lecce il Premio Speciale “Nelson Mandela” per i Diritti Umani. Vincitore nel 2007 del XXXI Premio Internazionale Emigrazione per la sezione Giornalismo, gli sono poi stati conferiti, sempre per l’attività giornalistica, il Premio internazionale “Gaetano Scardocchia” (2017) con Medaglia del Presidente della Repubblica, il Premio nazionale “Maria Grazia Cutuli” (2017), il Premio internazionale “Fontane di Roma” (2018). Da alcuni anni svolge un’intensa attività con le comunità italiane all’estero. Studioso di emigrazione, è componente del Comitato scientifico internazionale e uno degli Autori del “Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo” (ed. SER-Migrantes, 2014) e membro di prestigiose istituzioni culturali.

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