La chitarra battente di Francesco Loccisano “Stella del Sud” nel cinema di Saura e nel rock della Nannini.

14 Settembre 2016
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di Domenico Logozzo *

 

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Francesco Loccisano

GIOIOSA JONICA (Reggio Calabria) – E’ un momento magico per la chitarra battente di Francesco Loccisano, l’artista calabrese che recentemente ha ricevuto a Camigliatello Silano (Cosenza) il premio “Stelle del Sud 2016” dopo i successi ottenuti con Eugenio Bennato, Vinicio Capossela e recentemente con Gianna Nannini a Soverato, ora figura tra i protagonisti del nuovo film musicale “La Jota” del grande regista spagnolo Carlos Saura. Artisti d’eccezione per documentare musica, canto e danze della terra d’Aragona.

Il 13 settembre verrà presentato al Festival Internazionale del Film di Toronto. Carlos Saura ricorda che “la Jota è musica popolare così potente che è stata in grado di attirare rinomati compositori musicali come Listz, Saen Saens, Massenet, Falla, Granados, Albéniz, Tárrega o Breton “ e che “la sua influenza è evidente nella maggior parte della geografia spagnola: Castiglia, Navarra, Valencia, Murcia, Estremadura e Andalusia; è ancora molto presente nelle Filippine e in America Latina, soprattutto in Messico”. Ci offre un viaggio attraverso venti proposte in base ai ritmi della “Jota” che per il regista “è un’arte maggiore”. Si parte “dalle più semplici e popolari per finire alle più moderne e audaci proposte della musica, che dovrebbero servire come base per il futuro di questo potente ritmo”, viene sottolineato nel sito ufficiale del film, spiegando che vi partecipano “i migliori musicisti, cantanti e ballerini che ora si possono trovare in tutto il mondo”.

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Scene dal film musicale di Carlos Saura “La Jota”.

2E poi “La Jota” non solo offre un’alternativa al pubblico curioso di oggi, ma servirà in futuro come un documento storico di memoria e di consultazione per tutti gli amanti della musica”. Avviando questo nuovo lavoro, dopo le esperienze in pellicole musicali come Bodas de Sangre, Carmen, El Amor Brujo, Tango, Sevillanas, Flamenco, Fados e recentemente nel 2015 Zonda, Saura aveva detto chiaramente che era intenzionato “a riunire l’eccellenza che c’è oggi in questo ambito, lasciando una testimonianza di valore eccezionale, di artisti attuali e artisti del passato; ortodossia ed eterodossia; canzoni, ritmi della tradizione e ritmi del domani dovranno essere restituiti con il dovuto valore in questo nostro lavoro”. Francesco Loccisano è orgoglioso e felice per essere stato chiamato a far parte del qualificatissimo cast.

Un bel riconoscimento dall’ottantaquattrenne regista spagnolo che ha molto apprezzato il contributo di Loccisano. “Abbiamo registrato la mia composizione con Carlos Saura, il figlio, la coreografa e ballerina Manuela Adamo e il resto della troupe per 12 ore quasi consecutive. Il Maestro è stato subito catturato dal suono della chitarra battente, lui ama la musica ed è profondamente innamorato dell’Italia”.

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L’abbraccio tra Gianna Nannini e Francesco Loccisano.

Anni ed anni di sacrifici, passione, ricerca, studio e tanta fantasia trovano meritati riconoscimenti da grandi protagonisti del cinema come Saura e della canzone come Gianna Nannini. “Una serata straordinaria quella vissuta a Soverato” ricorda Loccisano. Gianna Nannini l’ha coinvolto più volte nella sua travolgente esibizione davanti ad un grande pubblico. Dal palco Gianna ha detto: “Ho realizzato finalmente il mio sogno, portare la chitarra battente nel rock”. Annunciando: “E sappiate che non è finita qui”. Una collaborazione solo all’inizio, dunque tra la famosa cantante e l’apprezzatissimo musicista di Marina di Gioiosa Jonica. Collaborazione artistica che sicuramente avrà un felice connubio con un positivo seguito. “Bisogna dirlo agli americani, la chitarra è stata inventata in Calabria c…!”, ha detto ancora la Nannini. E infine l’appello ai calabresi: “Una terra così bella non bisogna lasciarsela fottere, capito?”.

Una terra che riesce ad esprimere grandi potenzialità. La chitarra battente di Loccisano ha dunque entusiasmato la Nannini, che sul suo sito web ha ringraziato il musicista calabrese scrivendo: “Mi hai fatto tremare di gioia con la chitarra battente”. Per Francesco Loccisano i prossimi mesi saranno ricchi di impegni, non solo in Italia, ma anche all’estero. Il suo progetto si sta concretizzando felicemente: uno stile personale sempre più apprezzato ed imitato. Riferimento importante per tutti quelli che intendono intraprendere lo studio di questo straordinario strumento. Molto successo sta infatti riscuotendo il “Metodo Loccisano”. Ha individuato nella battente “potenzialità inespresse, partendo da una diversa concezione: non solo un ruolo di strumento sostenitore del canto, ma in grado di proporre un repertorio solistico che può affermare la propria originalità”.

E i risultati gli stanno dando ragione, mentre ribadisce che “noi musicisti dobbiamo dare maggiore importanza alle radici ed immergere il pennello della creatività in tutto ciò che di bello abbiamo avuto in eredità dal passato”. Risultati che hanno ottenuto recentemente nuovi e qualificati riconoscimenti, come abbiamo scritto in apertura. A Camigliatello Silano gli è stato conferito il prestigioso premio “Stelle del Sud 2016” dall’Associazione ASSUD. Questa la motivazione: “Francesco Loccisano è un artista poliedrico e cultore della chitarra battente, studioso appassionato e precursore di una nuova concezione di questo particolare strumento. Dimostrazione lampante di quante potenzialità nel Sud attendono di essere scoperte e reinterpretate, nonché del ruolo fondamentale delle nuove generazioni per una armoniosa rivoluzione culturale”. La nuova Calabria si costruisce così!

*già Caporedattore TGR Rai

 

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