EGITTO. Attentato ad un bus di turisti sudcoreani al confine israeliano nel Sinai.

22 Febbraio 2014
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di Luisiana Ruggieri

Paura in Egitto dopo l’esplosione di una potente bomba al confine con Israele, vicino al posto di frontiera di Taba, che ha investito un pullman partito dal Cairo con a bordo 33 turisti sudcoreani.

Per commentare l’accaduto abbiamo chiesto ad un nostro amico egiziano novità sulla situazione che, con una mail, così ci ha risposto:

“Oggi c’è incertezza e instabilità. Tutti avevano applaudito alla rivoluzione come – finalmente un volta pagina verso più lavoro, benessere, giustizia e meno corruzione e ingiustizia. Purtroppo la delusione è grande. Si può dire che l’Egitto oggi è come un uomo che ha una buona testa ma un cattivo organismo. Non basta pensare e volere il bene, ma bisogna realizzarlo. S’incolpa il governo, accusato da tutti di essere fiacco, o addirittura colpa del malessere .. Molti membri dell’attuale governo sarebbero dei Fratelli occulti, specialmente i vari ministri di cui – preferisco  non fare i nomi.

Ogni giorno ci sono arresti di presunti colpevoli o terroristi, a decine e centinaia. Ma non si sa dove vanno a finire. Nessun processo, nessuna condanna.Per esempio il famoso terrorista di Alessandria, che ha gettato la vittima dal terrazzo?L’hanno individuato, arrestato, foto nei giornali …….. Poi più niente. E così tantissimi altri.

Poi c’è la criminalità, gli scippi, omicidi …….. I canali TV mostrano scene innominabili.

Infine  la disoccupazione, il turismo in calo,le fabbriche che chiudono ……..”

L’Egitto è in ginocchio, ma speriamo possa risorgere più grande di prima.

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