SIRIA. La guerra dimenticata tende a coinvolgere l’intera Regione mediorientale

5 Maggio 2013
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Nel caos siriano non si registrano significativi progressi diplomatici che possano condurre alla speranza di pacificazione della popolazione.

Nessuna mobilitazione a livello internazionale per il decisivo ruolo strategico che la Siria riveste.

La strategia di Assad è quella di minacciare un allargamento del conflitto agli altri Paesi arabi, confinanti:  Turchia, Libano, Iraq e Giordania e non è escluso Israele. Quest’ultimo, in particolare, è entrato direttamente sullo scenario con il bombardamento di siti militari a nord di Damasco dove sarebbero custoditi i missili Fateh 110 destinati al movimento libanese Hezbollah. Israele aveva chiarito più volte in passato che avrebbe preso provvedimenti per impedire che le armi chimiche di Siria potessero cadere nelle mani dei combattenti di Hezbollah o degli estremisti di Al Qaeda. Dal sito di Radio Vaticana si apprende che Il premier israeliano Netanyahu ha ribadito “il grande impegno delle autorità nell’assicurare la sicurezza di Israele” senza fare riferimenti specifici e ha convocato una riunione di alto livello sulla sicurezza. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha affermato che gli israeliani “devono proteggersi contro il  trasferimento di armi sofisticate” ad organizzazioni come Hezbollah. Le autorità iraniane hanno condannato l’accaduto. Teheran ha chiesto ai Paesi della regione di “rimanere uniti” contro quella che ha definito “un’aggressione”. Un alto comandante militare iraniano ha poi affermato che “se necessario” Teheran è pronta “ad addestrare” l’esercito siriano. Anche in
questo caso, però, le forze iraniane “non prenderebbero parte alle operazioni” militari.

L’attenzione internazionale, intanto, va anche alla regione di Banìas: attivisti dell’opposizione rendono noto che tra le vittime vi sono anche donne, bambini e anziani. Gli Stati Uniti si sono detti “inorriditi” dall’accaduto, che ha spinto centinaia di persone a cercare la fuga verso sud, a Tartus.

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