IL NUOVO STATUS DI “STATO OSSERVATORE NON MEMBRO” ALLA PALESTINA

30 Novembre 2012
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Abu Mazen all'ONU

La sessantasettesima Assemblea Generale all’ONU ha deliberato lo status di  “Stato Osservatore non membro” alla Palestina. Lo stesso rango goduto dalla Santa Sede e dalla Svizzera.La risoluzione  è stata approvata da 138 Paesi (Italia compresa) su 193. Nove i contrari (Stati Uniti, Israele, Panama, Palau, Canada, Isole Marshall, Narau, Repubblica Ceca e Micronesia) 41 gli astenuti.

Il nuovo status permette ai palestinesi di prendere parte a convenzioni internazionali, di diventare membro di “organizzazioni Internazionali” ed all’occorrenza appellarsi al Tribunale internazionale di giustizia e alla Corte Penale Internazionale. Se i palestinesi si appelleranno alla Corte penale internazionale, la questione degli insediamenti potrebbe diventare materia per la legge penale internazionale ed aprire procedimenti penali nei confronti di Israele.

Per contro, il nuovo status palestinese impegna i palestinesi ad una lotta più efficace al terrorismo ed a prevenire attacchi armati che partono dai territori palestinesi.

Tuttavia, difficilmente il nuovo status porterà concreti risultati per una svolta positiva del processo di pace. Israele potrà sempre contare sulla sua potenza militare ed all’aiuto degli USA.

Di certo la Risoluzione ONU riporta in primo piano la questione palestinese che il conflitto in Libia e l’attuale guerra civile in Siria hanno messo in secondo piano.

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