PIANO DI RICOSTRUZIONE DELL’AQUILA

12 Febbraio 2012
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Estensione del territorio comunale

Il piano di ricostruzione: strumento programmatico ed economico
teso ad accelerare il processo di ricostruzione con l’obiettivo
di
favorire  il rientro della popolazione nelle abitazioni principali

Nella seduta del 9 febbraio u.s. il Consiglio Comunale di L’Aquila ha approvato all’unanimità il piano di ricostruzione della città di L’Aquila (168 ettari) e delle 49 frazioni (235 ettari).  Il piano approvato definisce gli obiettivi strategici da perseguire prevedendo un impegno finanziario di circa 3,5 miliardi di Euro per il capoluogo e 1,7 per le frazioni.
Il documento, nel rispetto del piano regolatore vigente, della legge 77 sul terremoto e delle ordinanze emanate per la ricostruzione, è strutturato in quattro sezioni. Nella prima, riferita alle linee di indirizzo strategico, tratta gli aspetti generali,
le attività preliminari, i contenuti del Piano di Ricostruzione (con la stima dei costi di interventi) e l’applicazione delle disposizioni urbanistiche vigenti. Le altre tre sezioni riguardano “stralcio” degli interventi diretti, rispettivamente, al capoluogo, alle frazioni e progetti strategici.
Quattro le direttrici di intervento:
– rivitalizzazione del centro storico, cuore della vita sociale, attraverso l’attivazione immediata degli  interventi privati;
– innalzamento dei livelli di sicurezza antisismica;
– riqualificazione delle aree verdi e dei servizi;
– rilancio del tessuto socio economico e produttivo, puntando su Università e formazione, industria hi-tech e innovazione, turismo e cultura.
I piani di ricostruzione delle frazioni sono di norma d’iniziativa pubblica e possono riguardare l’intero perimetro dei centri storici delle frazioni e la totalità degli edifici singoli ed aggregati.
Gli interventi previsti dal Piano nei centri storici sono riconducibili a tre tipologie:
– Interventi edilizi diretti, da attuarsi immediatamente in conformità al PRG vigente (75%),
– Interventi Unitari, di iniziativa pubblica o privata, da attuarsi utilizzando gli strumenti previsti da leggi statali e regionali: Programmi Integrati, Piani di Recupero, Programmi di Recupero Urbano (10%);
– Interventi pubblici per la cui attuazione si ricorre  a quanto previsto dall’art.7 del T.U. per l’edilizia (15%).

 

 

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