La rivolta in Siria

25 Maggio 2011
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Il regime siriano di Bashar el Assad continua a reprimere nel sangue le proteste della popolazione. Francia, Gran Bretagna, Germania e Portogallo hanno chiesto al Consiglio di Sicurezza dell’ONU di condannare la violenza del governo Siriano e il Segretario Generale Ban Ki-moon ha avviato un’inchiesta, mentre gli Stati Uniti stanno considerando di imporre delle nuove san-zioni alla Siria. I giornalisti stranieri sono stati allontanati dal Paese e quelli ancora presenti non possono recarsi liberamente nei luoghi delle manifestazioni. La Siria ha chiuso le frontiere con la Giordania . In campo anche l’Esercito, con carri armati e mezzi blindati, per soffocare le proteste contro il governo che continuano a scoppiare in tutto il Paese e, secondo l’organizzazione per i diritti, Sawasiah, circa 500 attivisti sono stati arrestati, mentre le vittime dall’inizio delle proteste sarebbero 400, scoppiate nella città di Daraa, nel sud del Pae-se, il 18 marzo scorso. L’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Navi Pillay, ha chiesto l’ arresto immediato degli omicidi in Siria giudicando inaccettabile la ―reazione irregolare e violenta del governo siriano di fronte a manifestazioni pacifiche‖. ―Il governo ha l’obbligo internazionale di proteggere i manifestanti pacifici e il diritto di manifestare pacificamente‖ ha aggiunto.

Informazioni tratte dal sito ― www.italnews.info

 

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