
di Mario Setta Ad Auschwitz, oggi, c’è gente. Tanta gente. Per ricordare. Allora, per morire. “Non si riesce a credere nell’incredibile. Non è possibile che l’irreale diventi realtà” dice nel manoscritto, ritrovato su questo terreno, l’ebreo Zalmen Gradwoski. Ad Auschwitz non si va in visita come ad un museo. Si va a condividere la...