COMUNICATO STAMPA DEL MINISTRO DELLA DIFESA IN
OCCASIONE DEL SUO INCONTRO ANNUALE CON LE ASSOCIAZIONI
D.P.R. N. 90/2010 SVOLTOSI A PALAZZO AERONAUTICA IL 9 DIC. 2025
Stralcio
“Concepisco la Difesa come una grande famiglia, nella quale le vostre
Associazioni sono una parte essenziale. In un mondo che corre veloce, non c’è futuro senza solide radici nel passato e senza la capacità di adeguarsi al presente. Il nostro dovere è sostenervi nella crescita, così come deve crescere l’intera Difesa”.
“Grazie per il vostro impegno nel rafforzare la cultura della ha
aggiunto “e nel ricordare che, nei tempi complessi in cui viviamo, non possiamo ignorare il concetto di rischio né cedere alla tentazione di rimuoverlo: al contrario, dobbiamo prepararci per poter allontanare il pericolo.
Questa è la deterrenza.
Il vostro coinvolgimento è sempre più necessario, anche alla luce della
riorganizzazione complessiva della Difesa che intendo portare in Parlamento, secondo un modello capace di affrontare le sfide di domani e nel quale l’associazionismo avrà un ruolo fondamentale.
La Difesa di un Paese è un impegno collettivo, e il vostro contributo è
essenziale”.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE NAZ IO NALE DI ASSOARMA
GEN. C.A. PAOLO GEROMETTA IN OCCASIONE DELL INCONTRO
ANNUALE D EL MINISTRO DELLA DIFESA CON LE ASSOCIAZIONI
D.P.R. N. 90/2010
(Palazzo Aeronautica 9 dicembre 202 5)
Onorevole Ministro,
porto a Lei, alla Senatrice Rauti, al Capo di SMD Gen. Portolano, al Segretario Generale della Difesa Dott. Mattei ed alla MOVM Serg. Magg. Adorno, il saluto di tutti gli appartenenti alle Associazioni costituenti ASSOARMA e vi ringrazio per la particolare attenzione e sensibilità che dimostrate in ogni occasione nei riguardi delle nostre Istituzioni e delle relative problematiche.
Inoltre, desidero esprimere un sentito apprezzamento per gli Uffici del suo Gabinetto – che seguono le nostre materie – per come hanno saputo far crescere un sinergico rapporto collaborativo che ci consente di poter contare, in ogni situazione, su autorevoli punti di riferimento.
Questa riunione rappresenta un appuntamento fondamentale perché costituisce la base di partenza per la “roud map” per il nuovo anno – con proiezioni riguardanti anche quelli successivi in termini di priorità, obiettivi e strategie per conseguirli.
Per il 2026, lo sarà ancora di più poiché la situazione caratterizzata da un quadro generale straordinariamente impegnativo, complesso e complicato le cui conseguenti sfide impongono una riorganizzazione della Difesa a 360° in riferimento alla quale diviene ancor più vitale poter contare su un sinergico e costruttivo rapporto. Ciò è ancor più cogente ove si consideri anche il clima sociale in progressivo peggioramento a causa di reiterate prese di posizioni spesso demagogiche e strumentali nei confronti delle Istituzioni a cui, per dettato Costituzionale, è affidato il compito della Sicurezza esterna e interna del nostro Paese. I riflessi di tale quadro generale e di un siffatto clima sempre più aggressivo vedono inevitabilmente coinvolte anche le nostre Associazioni, divenute obiettivi di tale campagna volta a tentare di minare la nostra anima e la resilienza interiore.
A completamento di tale agenda che ha recepito molteplici argomenti da voi segnalati , desidero evidenziare in particolare che:
- L’emanazione delle norme attuative che la normativa offre alle Associazioni riconosciute della Difesa di poter essere iscritte al RUNTS (Canone Sedi/Armonizzazione normativa) è diventata oltremodo urgente pena la perdita di operatività ed in taluni casi di sopravvivenza di diversi nostri Sodalizi;
- abbiamo bisogno quanto prima di poter disporre di strumenti (attività nelle scuole e progetti) che ci consentano di concretizzare un effettivo ed efficace coinvolgimento delle nuove generazioni, su cui ineludibilmente deve gravitare la nostra azione ed attenzione;
- emerge ogni giorno sempre di più l’esigenza di un flusso informativo sulle tematiche della Difesa (soprattutto dalle singole Forze Armate) che ci consenta di poterci aggiornare in modo corretto e puntuale, vista la sempre maggiore sovrapposizione degli accadimenti e della loro velocità di sviluppo nonché la saturazione di notizie fake;
- l’istituzionalizzazione della figura del “Veterano” e del “non ti scordar di me” sono stati segnali molto importanti soprattutto i termini di “Memoria” e “Cultura della Difesa” occorre ora procedere con la ente proiettata al futuro anche sul “tavolo di confronto” aperto sugli aspetti “cerimonialistici” al fine di perseguire soluzioni di comune rispetto e maggior equilibrio;
- oltre al clima di cui accennavo in precedenza, vorrei altresì evidenziare che soprattutto di recente si sono palesate alcune inquietanti derive volte a porre in discussione alcuni aspetti del nostro Primo Risorgimento che rappresenta le fondamenta della nostra “Unità Nazionale” Sono forme di strisciante revisionismo per noi inaccettabili sotto ogni punto di vista.
In un siffatto contesto ritengo che anche il mondo associazionistico d’Arma si imponga un’urgenza di approfondita riflessione su come procedere pragmaticamente ad avviare un processo di revisione e riorganizzazione interna per affrontare le nuove sfide in piena sinergia con la riorganizzazione della Difesa e quindi finalizzato a proiettarci nel comune futuro in modo efficace, efficiente e sostenibile.
Noi ci sentiamo orgogliosamente “Istituzione” e non semplicemente “organizzazioni” e per questo motivo il futuro su cui faremo rotta avrà sempre come “stelle polari” i nostri Valori e le discendenti Tradizioni che alimentano la fiamma della nostra “militarità” e della “specificità”.
Esse sono tra l’altro finzionali nell’implementare efficaci processi di riassunzione della cosiddetta “responsabilità morale”.
Infatti, il loro “combinato disposto” è in grado di costituire una tenace “pietra d’inciampo” per concorrere i molteplici tentativi di erodere l’anima della nostra società, di logorare il morale e nel tentare di paralizzare le istituzioni. Questo però lo si dovrà fare in modo più evoluto, pragmatico e convincente rispetto al passato anche recente, puntando sempre sulla forza dei nostri Valori e della nostra cultura incardinata sul rispetto, la solidarietà e la coesione sociale, sul senso di appartenenza e dell’identità nazionale nonché della consapevolezza dei propri doveri proprio a suggellare la supremazia morale nell’interesse collettivo rispetto a quello del singolo.
In tale senso le Associazioni d’Arma – se adeguatamente riammodernate, strutturate e supportate – potranno continuare a fornire il loro contributo in modo efficace/efficiente ed ogni risorsa utilizzata per tali scopi potrà essere considerata ancora di più un investimento a favore dell’intera collettività nazionale e della causa comune,



