Religiosità nell’aquilano.

24 Novembre 2025
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NOTA STAMPA

Il Lavoro è una riedizione ampliata ed incrementata di altra opera uscita 3 anni fa.

Allora, come oggi, “Saggi di Religiosità Aquilana”, vede coautori Enrico Cavalli e Giuseppe Lalli, che ha curato il tema sul versante di Camarda e Assergi essendo ivi originario.

Nella parte prettamente storica del Libro, si narra, attraverso dei Saggi, degli albori del Cristianesimo fino ai giorni odierni nell’Aquilano, che  possiede una vicenda di notevole devozione con uomini e donne religiosi o laici,  incidenti nella vita sociale del territorio, naturalmente, in chiave sintetica; in seconda parte, invece, ci si cimenta su aspetti maggiormente religiosi con toni letterari e filosofici efficaci ed incalzanti, in raccordo alla sfera attuale  (ad esempio, sui riti della grande Perdonanza), e, sulle  dinamiche in seno alla Chiesa universale riguardo al contesto nostrano.

La spinta a riprendere il discorso, indubbiamente, sta nella fase catartica del Giubileo e prossima L’Aquila Capitale della Cultura, nel senso che occorre una disanima della religiosità locale da cui prese le mosse circa nove secoli fa, fra luci  molte e momenti critici, la storia dell’Aquila e qui una ricostruzione di vari momenti di cui, ci viene data, talora,  una lettura parziale e solcata dai pregiudizi, quando, non da concezioni “non veritiere”, ad ogni modo: dalla sottovalutazione di Santi/e alla matrice non comprovata federiciana nella fondazione della nuova urbe, dal pontefice del supposto “gran rifiuto” alla grandezza quattrocentesca, dalle dominazioni  straniere alle resilienze civiche dinanzi ai sismi e pestilenze, per non dire del dibattito culturale Aquilano nella modernità e che vede la Archidiocesi dal 1876, in prima fila e non scevra da attività sociali in coerenza evangelica di enorme spessore, che traghettano la società tra le due guerre mondiali fino alla globalizzazione, laddove,il fattore morale identitario deve essere la molla del confronto inteculturale, in una partecipazione ecclesiale al risollevamento comunitario ad un ventennio quasi dallo spartiacque del sisma 2009.

Dal Testo, deriva, una Chiesa Aquilana, che, certo deve fare i conti con la secolarizzazione e i processi politici ed economici del Terzo Millennio, ma che mostra, ancora, una capacità di durata, nella misura in cui trae linfa dalle proprie radici.

Saggi di Religiosità Aquilana, denota un apparato iconografico e repertorio bibliografico e che accanto all’uso corretto di fonti archivistiche ed orali, vuole mostrarsi in una veste scientifica,che del resto, risalta nell’approccio di revisione  atteso che la “ricerca non ha fine” e che i “paradigmi” mutano dinanzi alle nuove scoperte e cambiamenti epocali al netto delle tradizioni che si è cercato di recuperare e appunto proporre dagli Autori agli attenti Lettori e Cultori locali,non solo di “cose religiose”.

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