70° anniversario della Conferenza di Messina, tappa importante per la costruzione dell’Europa

29 Maggio 2025
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Il 6 giugno sarà presentato a Messina, Palazzo dei Leoni, il saggio dello storico Roberto Sciarrone

Nota stampa

MESSINA – Verrà presentato venerdì 6 giugno alle ore 17:00, presso il Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni a Messina, il nuovo saggio dello storico e giornalista messinese Roberto Sciarrone edito da EDAS: Messina 1955 e l’Idea d’Europa. Dalla crisi della CED ai Trattati di Roma: la conferenza che riaccese lo “spirito europeo”. Ai saluti istituzionali del sindaco di Messina Federico Basile e dell’assessore alla Cultura e al Turismo Enzo Caruso seguiranno gli interventi di Maurizio Ballistreri, Università di Messina, e dell’Autore. Modera la giornalista Milena Romeo.

Il saggio, vede i patrocini del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Regione Siciliana Renato Schifani, della Città Metropolitana di Messina, della Città di Taormina della Fondazione Taormina Arte Sicilia e Taormina International Book Festival e i saluti istituzionali dei sindaci Federico Basile e Cateno De Luca, nel settantesimo anniversario della Conferenza.

La vicenda del fallimento della Comunità Europea di Difesa CED (1954) ritorna ciclicamente nel dibat­tito storiografico. Il progetto di formare un esercito comune europeo costituisce un interessante capitolo del rapporto fra i paesi dell’Europa occidentale, ancora oggi attuale. Il ritorno della guerra in Europa ha riportato al centro del dibattito pubblico europeo l’idea di un esercito comune. A distanza di settant’anni anni dalla Conferenza di Messina (1955-2025) – che pose le basi per la creazione della Comunità economica europea CEE – è possi­bile valutare il cammino compiuto e i risultati conseguiti. Lo “spirito” di Messina è ancora vivo oggi? A questa domanda cercheremo di rispondere in questo saggio. L’Unione europea è nata per garantire la pace nel Vecchio Continente. Sarà disposta a difendersi dalle possibili nuove guerre? I prossimi mesi ce lo diranno. Nel 1954 si è fallito perché forse era troppo presto, se fallissimo ancora una volta ci accor­geremmo – probabilmente – che si è fatto troppo tardi.

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