Il 6 giugno sarà presentato a Messina, Palazzo dei Leoni, il saggio dello storico Roberto Sciarrone
Nota stampa
MESSINA – Verrà presentato venerdì 6 giugno alle ore 17:00, presso il Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni a Messina, il nuovo saggio dello storico e giornalista messinese Roberto Sciarrone edito da EDAS: Messina 1955 e l’Idea d’Europa. Dalla crisi della CED ai Trattati di Roma: la conferenza che riaccese lo “spirito europeo”. Ai saluti istituzionali del sindaco di Messina Federico Basile e dell’assessore alla Cultura e al Turismo Enzo Caruso seguiranno gli interventi di Maurizio Ballistreri, Università di Messina, e dell’Autore. Modera la giornalista Milena Romeo.
Il saggio, vede i patrocini del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Regione Siciliana Renato Schifani, della Città Metropolitana di Messina, della Città di Taormina della Fondazione Taormina Arte Sicilia e Taormina International Book Festival e i saluti istituzionali dei sindaci Federico Basile e Cateno De Luca, nel settantesimo anniversario della Conferenza.
La vicenda del fallimento della Comunità Europea di Difesa CED (1954) ritorna ciclicamente nel dibattito storiografico. Il progetto di formare un esercito comune europeo costituisce un interessante capitolo del rapporto fra i paesi dell’Europa occidentale, ancora oggi attuale. Il ritorno della guerra in Europa ha riportato al centro del dibattito pubblico europeo l’idea di un esercito comune. A distanza di settant’anni anni dalla Conferenza di Messina (1955-2025) – che pose le basi per la creazione della Comunità economica europea CEE – è possibile valutare il cammino compiuto e i risultati conseguiti. Lo “spirito” di Messina è ancora vivo oggi? A questa domanda cercheremo di rispondere in questo saggio. L’Unione europea è nata per garantire la pace nel Vecchio Continente. Sarà disposta a difendersi dalle possibili nuove guerre? I prossimi mesi ce lo diranno. Nel 1954 si è fallito perché forse era troppo presto, se fallissimo ancora una volta ci accorgeremmo – probabilmente – che si è fatto troppo tardi.