In ricordo di Umberto Dante

28 Novembre 2025
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Raffaele Suffoletta

Umberto Dante storico acuto, insegnante di Storia Contemporanea all’UniversitĂ  dell’Aquila nostro grande mentore e amico.

Ѐ stato iscritto alla nostra Associazione “Vox Militiae” e insieme abbiamo sviluppato e portato avanti per 10 anni un progetto di grande spessore da lui scientificamente curato sulla “Storia delle Forze Armate Italiane” che ha avuto grande rilevanza in ambito nazionale.

Con lui da Presidente dell’Istituto Abruzzese per la Storie della Resistenza e dell’Italia Contemporanea abbiamo organizzato un viaggio a Cefalonia per rendere omaggio ai caduti della Divisione “ACQUI”.

Molte altre sono state le iniziative.

In due articoli pubblicati su questo sito ecco come si esprimeva in merito alla funzione delle Forze Armate.

Nel primo “La Divisa come punto di riferimento” in occasione della nomina del Gen. C.A. Francesco Paolo Figliuolo, commissario all’emergenza Covid-19: Oggi l’Esercito Italiano balza all’attenzione della nazione come risorsa da schierare contro il Covid. Inviterei a non banalizzare la circostanza, perché dietro questo protagonismo della divisa si cela una crisi senza precedenti del ceto politico. Con le sue incessanti polemiche di schieramento, proprio il ceto politico esaspera e disorienta una società aggredita da “una guerra”, quindi bisognosa di coesione. Ecco la fortuna di un personaggio non politico come Conte, di un altro personaggio non politico come Bertolaso. Ed ecco la suggestione esercitata dalla Protezione Civile, dai Vigili del Fuoco, da medici e da infermieri. Verrebbe da dire: è il tempo della divisa.

Nel secondo “la Divisa che difende”: …. nelle situazioni di emergenza il ceto dei militari diviene sempre di più una risorsa fondamentale; cosa che per noi dello IASRIC (che siamo stati precorritori) è motivo di compiacimento e di orgoglio…

Grande ammiratore del Corpo dei bersaglieri in ricordo del padre che nella II GM vi ha militato.

Un caro saluto Umberto, non sei morto, vivrai nei nostri ricordi.

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