NATO: il 32° rgt carri alla Dragoon Ready 2021

9 Maggio 2021
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Esercitazione multinazionale NATO in Germania per i carristi della Brigata Ariete per la validazione in prontezza di un assetto statunitense

Carro Armato Arieti

Articolo tratto dalla pagina Web dello SMD – Esercito

Un plotone del 32° reggimento carri, unità appartenente alla 132ª Brigata corazzata Ariete, ha partecipato nei giorni scorsi all’esercitazione multinazionale denominata Dragoon Ready 2021, svoltasi presso l’area addestrativa di Hohenfels, in Germania, e finalizzata a certificare lo stato di prontezza NATO del 2nd Cavalry Regiment (Dragoon) statunitense.

L’attività, coordinata dal Centro di addestramento al combattimento Joint Multinational Readiness Center (JMRC), ha interessato assetti militari provenienti da cinque diversi paesi dell’alleanza (Stati Uniti d’America, Francia, Inghilterra, Lettonia e Italia), suddivisi in due partiti contrapposti.

I carristi di Tauriano, con i carri armati Ariete-C1 inquadrati nel battaglione corazzato del 4th Infantry Regiment, hanno cooperato nel ruolo di Opposing Forces (OPFOR) con unità meccanizzate statunitensi ed esploranti lettoni, in contrapposizione al 2nd Cavalry Regiment statunitense rinforzato da un plotone di fanteria inglese e da un plotone di cavalleria leggera francese.

Le attività addestrative hanno visto le unità inizialmente impegnate in fase di pianificazione e, successivamente, di intensa condotta, valorizzata dall’impiego dei sistemi di simulazione Multiple Integrates Laser Engagement System (MILES) e dal dispiegamento di nuclei di osservatori OCT (Observer, Trainer e Controller).

In particolare, il plotone carri “Grifo” ha condotto atti tattici offensivi quali l’attacco e l’avvolgimento, ingaggiando con successo mezzi ruotati Stryker, veicoli Humvee e unità di fanteria appiedata equipaggiate con sistemi controcarro.

La brillante condotta tenuta dai carristi dell’Ariete in tutte le fasi esercitative ha riscosso unanime apprezzamento da parte degli organizzatori e dei partecipanti delle altre nazioni.

La “Dragoon Ready 2021” si è altresì rivelata altamente proficua, in termini addestrativi, per gli equipaggi del 32° reggimento carri, inquadrati nel bacino di assetti NATO ad altissima prontezza operativa Joint Rapid Response Forces, consentendo di testare e consolidare sul terreno, in un contesto multinazionale, le capacità da loro acquisite durante l’approntamento condotto nel corso del 2020.

L’esercitazione si è svolta nel rispetto delle norme europee anti-contagio, imposte dall’attuale emergenza epidemiologica, creando una “bolla” di sicurezza all’interno del comprensorio addestrativo di Hohenfels, dove si sono svolte tutte le attività.

CARRO ARMATO ARIETE

Prosegue nelle officine della 132^ Brigata corazzata “Ariete” il lavoro di manutenzione e di rimessa in efficienza dei carri armati C1 “Ariete”, principale veicolo da combattimento corazzato dell’Esercito Italiano.

I reggimenti carri stanno svolgendo le lavorazioni che prevedono interventi prettamente di manutenzione preventiva, mentre il reggimento logistico, in virtù della presenza della squadra tecnica del CIO (Consorzio Iveco – Oto Melara), quelli correttivi, ovvero gli interventi manutentivi più onerosi. Grazie a questo fondamentale sforzo logistico sarà possibile adempiere agli impegni assunti dall’Esercito, sia in termini addestrativi che operativi, dei prossimi anni.

Il carro “Ariete”, nella sua attuale configurazione, è composto da uno scafo, con motore posizionato nella parte retrostante e posto di guida anteriore sul lato destro, e da una torretta. Possiede una bocca da fuoco da 120 mm con canna ad anima liscia e un sistema di puntamento auto stabilizzato con unità di elaborazione dei dati. Duttile sotto il profilo tattico e operativo, l’Ariete è in grado di sparare anche in movimento sfruttando la stabilizzazione della linea di mira e gli asservimenti di elevazione e brandeggio elettroidraulici. Con l’ammodernamento attualmente in lavorazione, il carro Ariete disporrà di un motore con maggiore potenza, nuovi sistemi di trasmissione, moderne ottiche di puntamento e osservazione, impianto freni completamente reingegnerizzato e una cingolatura più agile e performante.

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