DIRETTIVA MINISTERIALE IN MERITO ALLA POLITICA MILITARE PER L’ANNO 2013

24 Gennaio 2013
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La “Direttiva Ministeriale in merito alla politica di Difesa per l’anno 2013” fissa le linee guida per adeguare la struttura e l’organizzazione della Difesa al mutevole quadro internazionale, nel rispetto dei vincoli finanziari legati alla difficile situazione economica che il Paese sta attraversando.

La Direttiva è stata elaborata nel rispetto delle linee programmatiche dettate dalla legge “Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale e norme sulla medesima materia”, approvata lo scorso mese di dicembre dal Parlamento.

Il documento dopo aver analizzato il quadro della sicurezza internazionale e le dinamiche della conflittualità globale, palese o latente, che “sommandosi fra di loro determinano una marcata instabilità con riflessi su intere regioni, ed i contesti multilaterali di riferimento: l’ Unione Europea, la NATO e l’ONU, a cui l’Italia deve tener fede,  definisce la tipologia di capacità militari necessarie al Paese.

Le Forze Armate restano una componente essenziale per garantire all’Italia la tutela della propria sicurezza e l’esercizio della sovranità nazionale”. Ogni “scelta di politica militare deve essere in ultima analisi verificata in termini di effetti che esse determina sulle capacità operative esprimibili dalle Forze Armate”.
Nell’ambito delle relazioni internazionali andrà curata con sempre maggiore impegno e nei modi di volta in volta ritenuti più opportuni la sinergia con il Ministero degli Affari Esteri” e con tutti gli altri Dicasteri. A tal fine  la Difesa dovrà condividere e, anzi, farsi parte propositiva di un approccio interministeriale alle soluzioni delle sfide nel campo della sicurezza e della difesa.

La consistenza complessiva del personale militare e civile e le strutture organizzative della Difesa devono essere adeguate alle risorse effettivamente disponibili realizzando economie dalla riduzione del personale e dalla riqualificazione della spesa a favore dell’operatività dello strumento.

Per il potenziamento della condotta delle operazioni dovrà essere aumentata l’efficacia della Catena di Comando e Controllo attribuendo al COI la piena qualifica di Comando Operativo Interforze simile a quella dei comandi NATO Joint Forces Command di Napoli e Brunsum.

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