di Danilo Rosone
Isernia 13 aprile 2025
Dopo oltre un mese di astinenza (l’ultimo successo risaliva addirittura al 2 Marzo, 5-1 ai danni dell’Avezzano), L’Aquila torna a cogliere i tre punti battendo in trasferta l’Isernia, reduce da tre vittorie consecutive e in piena “bagarre” per non retrocedere.
La copertina di giornata è tutta per Marcello Sereni, autore della doppietta decisiva e, più in generale, di una prova di pregevole fattura. Ma una menzione particolare la merita anche il neo-tecnico Luigi Durastante, subentrato da appena una settimana a De Feudis e già capace di instillare uno spirito più combattivo per tutto l’arco dei novanta minuti ai suoi ragazzi: non male per un allenatore che dal nulla è stato catapultato alla sua prima esperienza (escludendo le esperienze da “vice” con Epifani e Cappellacci) in Serie D e, per giunta, alla guida della squadra della sua città.
L’obiettivo da qui alla fine della stagione (mancano tre turni, oltre all’inutile appendice dei play-off) non potrà tuttavia prescindere unicamente dalla prosecuzione di un percorso di crescita, che servirà soprattutto a capire quali elementi potranno far parte del progetto rossoblù in vista della prossima annata sportiva.
La cronaca. Mister Farrocco opta per il 4-3-1-2: Franzese e Perrone sono i baluardi difensivi, Baba ha il compito di impostare, mentre l’argentino Cascio funge da rifinitore dietro i mobili attaccanti Coratella ed Ercolano.
Il tecnico Durastante risponde con un 4-2-3-1 ultra-offensivo: Alessandretti e Brunetti rappresentano il tandem di centrali nelle retrovie, Del Pinto e Barberini sono i riferimenti della mediana, mentre alle spalle dell’unica punta Belloni agisce il tridente ad alto tasso tecnico composto da Sereni, Banegas e Giampaolo.
Dopo appena sessanta secondi, si rende subito pericolosa L’Aquila con Sereni, che tenta il tap-in sottomisura, ma Draghi ci mette una pezza, salvando la propria porta.
Risposta molisana al 5′ con Cascio, che approfitta di uno svarione di Barberini in fase di impostazione e lascia partire un missile da fuori area, Michielin è ben posizionato e respinge coi pugni.
Un giro di lancette e L’Aquila fredda i locali con una ripartenza micidiale imbastita da Gueli, che lancia Sereni a tu per tu con Draghi, il quale viene inesorabilmente superato da un preciso “scavetto” dell’ex Carpi.
All’8′ si rende ancora insidiosa L’Aquila con Banegas, il cui tocco a pochi passi dalla porta trova la chiusura provvidenziale del difensore pentro Perrone.
Al 12′ arriva l’inatteso pari dei locali: pasticcio di Gueli sulla corsia destra, l’Isernia ne approfitta con Cascio che col mancino fredda un incolpevole Michielin.
Al 27′ L’Aquila dimostra di non essere stata tramortita dalla rete dei Molisani e va vicinissima al raddoppio: contropiede orchestrato da Sereni, sfera a Banegas che a sua volta imbecca Giampaolo in una sorta di rigore in movimento, disinnescato miracolosamente da un intervento prodigioso di Draghi.
Ma anche gli uomini di Farrocco hanno una clamorosa palla-gol al 33′: Cascio suggerisce per Ercolano, che ha davanti a sé una prateria, arriva occhi negli occhi con Michielin, ma spreca tutto sparando addosso all’estremo difensore ospite.
Prima del duplice fischio c’è spazio solo per un rasoterra dal limite di Giampaolo, che termina di poco a lato, mandando in archivio la prima frazione.
L’inizio di ripresa è a forti tinte biancazzurre: i locali ci provano dapprima con due corner sui quali Michielin è tutt’altro che irreprensibile in fase di uscita, ed in seguito con un tiro di Cascio che si spegne sull’esterno della rete.
Ma al 4′ c’è la replica immediata dell’Aquila: progressione di Belloni che dalla sinistra si accentra servendo Banegas sulla destra, il quale non ci pensa su due volte e scaglia una conclusione, che testa i riflessi di un Draghi in giornata di grazia.
Dopo una lunga fase di stallo, al 33′ L’Aquila trova il guizzo vincente: percussione di Di Santo sulla corsia sinistra, cross in mezzo a trovare la testa di Sereni che con una precisa incornata incenerisce Draghi.
È il lampo nel buio di un secondo tempo che sarà avaro di emozioni fino al triplice fischio, sancendo così l’affermazione esterna di un sodalizio – quello aquilano – che fuori casa non si imponeva addirittura dal lontano 2 Febbraio (1-2 sul campo della Fermana).
ISERNIA – L’AQUILA 1 – 2 (1 – 1)
MARCATORI: 6′ pt e 33′ st Sereni (AQ). 12′ pt Cascio (IS).
ISERNIA (4-3-1-2): Draghi; Romat, Franzese, Perrone, Perotti; Rinella, Baba, D’Angelo; Cascio; Coratella, Ercolano. All: Farrocco. A disp: Cocchiarella, Gimenez, Del Bianco, Arzura, Pecoraro, Ouattara, Conti, Cantoro, Cavaliere.
L’AQUILA (4-2-3-1): Michielin; Gueli, Alessandretti, Brunetti, Di Santo; Del Pinto, Barberini; Sereni, Banegas, Giampaolo; Belloni. All: Durastante. A disp: Negro, Savor, Tropea, Scognamiglio, Maglione, Mantini, Misuraca, Russo, Persano.
ARBITRO: Valentini di Brindisi.
ASSISTENTI: Magnifico di Bari e D’Oronzo di Barletta.