IL PALIO DEL VICCIO, A PALO DEL COLLE (BARI).

9 Aprile 2014
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Marzo 2014

Alla scoperta delle singolarità del Bel Paese

IL PALIO DEL VICCIO, A PALO DEL COLLE

Nella terra di Puglia, tra tradizioni medioevali e promozione del territorio

 

di Tiziana Grassi e Goffredo Palmerini

 

 PALO DEL COLLE (Bari) – In queste calende di marzo, che già anticipano i tepori e i colori della primavera, andiamo in Puglia, in quella terra orgogliosa e forte degli antichi popoli Dauni, Peucezi e Messapi, cara ai Greci e ai Romani. La sterminata spianata del Tavoliere, appena mossa dalle alture della Foresta Umbra sul promontorio del Gargano, ci accompagna con una lunga teoria di campi coltivati verso la nostra destinazione, Palo del Colle, in provincia di Bari. Andiamo nella bella cittadina pugliese per conoscere e vivere direttamente una delle singolarità del Bel Paese, nella feconda provincia italiana, ricca di sorprese e di fascino: il Palio del Viccio. Ci andiamo con lo spirito dei viaggiatori d’una volta, con la curiosità di chi non si accontenta di informarsi sui luoghi, ma desidera annusarli, viverli tra la sua gente, assaporarli attraverso le tradizioni più remote e suggestive. Anche per poter raccontare le emozioni vissute, le valenze del luogo, le bellezze artistiche, le ricchezze della secolare cultura che fa di Palo del Colle un centro di forte interesse turistico e culturale, con spiccate potenzialità di crescita economica poggiate sulle eccellenze del territorio. E allora, andiamo alla scoperta del Palio del Viccio con il racconto della nostra visita.

 Il Palio del Viccio

 Come l’Uomo vive in risonanza simbiotica con i Luoghi, così il Tempo ne plasma e nutre rapporti, legami, senso di identità ed appartenenza. I Luoghi diventano “sculture” dinamiche, specchio e riflesso del Genius Loci. E attraverso il patrimonio identitario, con i suoi vivificanti riti simbolici, la ciclicità della Storia si compie. Alimentando lo spazio vissuto, individuale e collettivo. Come a Palo del Colle, nel cuore di una Puglia rigogliosa di distese di ulivi, antiche masserie ed ordinati muretti a secco che preludono alle Murge, dove dal 1° al 4 marzo si è tenuto il Palio del Viccio, edizione 2014, storica manifestazione cavalleresca trasmessa in diretta streaming sul sito www.puntotvonline.it  per raggiungere le migliaia di famiglie di origini palesi sparse per il mondo. Quattro giorni di festa, di tradizione e di rievocazioni per una manifestazione che affonda le sue origini nella storia e nella leggenda, con documenti antichi che ne collocano l’incipit addirittura al 24 d.C., al tempo di Plinio il Vecchio. Un momento di giubilo che in origine aveva una valenza antropologica e, solo successivamente, ha acquisito dimensione storica e religiosa. La tradizione vuole, infatti, che sia nato come momento di esibizione della maestria degli allevatori nell’addestramento dei cavalli (sono tutt’oggi presenti in loco numerose scuderie), poi diventato una vera e propria ‘dichiarazione identitaria’, sociale e comunitaria: ogni cavaliere simboleggia una famiglia, un “rione” con proprie storie, monumenti e Santi protettori.

 Quest’anno, per volontà del sindaco di Palo del Colle, Domenico Conte, del GAL (Gruppo Azione Locale) “Conca Barese” presieduto da Stefano Occhiogrosso, anche sindaco di Bitetto, e di Antonio Amendolara, vice presidente del GAL e Consigliere delegato del Palio del Viccio, l’evento ha avuto una forte connotazione storica, con un ricco cartellone di attività e spettacoli e con un rigore applicato ai minimi dettagli: dalle casacche dei cavalieri con i colori del Rione di appartenenza alle bardature dei cavalli, dai mercatini d’epoca alle prove sportive, dai percorsi enogastronomici agli artisti di strada. Una programmazione che ha abbracciato quattro giorni in un crescendo di emozioni e che ha raggiunto il suo ‘climax’ nel giorno del Palio vero e proprio, il “Martedì grasso” 4 marzo. Molto articolato il programma, mentre la storia prendeva vita nelle vie del borgo antico di Palo, anche attraverso un eccezionale “cantore” in rima degli eventi, quasi un elegante “giullar cortese” d’epoca medioevale, l’attore Gianluca Foresi.

 Tutto s’è animato con la cerimonia d’investitura dei Cavalieri, il mercatino medioevale animato da figuranti-attori in costume d’epoca che hanno rievocato “spaccati di vita” e gli antichi mestieri, la mostra delle torture medioevali – realizzata da Pino Potenzieri, che ha illustrato le terribili tecniche coadiuvato da un medico anatomopatologo-, spettacoli di strada con artisti, danzatori, giocolieri e musici, tornei di cavalieri, esibizioni di falconieri, tradizionali giochi e competizioni medioevali, percorsi del gusto con punti ristoro con menù medioevali, e infine un convegno organizzato dal GAL Conca Barese, incentrato sull’identità storica dei nove Comuni del comprensorio – Adelfia, Binetto, Bitetto, Bitritto, Cassano delle Murge, Grumo Appula, Palo del Colle, Toritto, Sannicandro di Bari – e sulle specificità locali, per sviluppare il turismo culturale a livello nazionale ed internazionale. Un convegno intitolato “Borghi rurali e nuovi profili: l’operatore turistico culturale”, per una figura professionale che sappia operare nel turismo rurale per la valorizzazione e promozione delle risorse ambientali e culturali rurali, per la gestione del patrimonio storico-artistico-archeologico e per la commercializzazione dei prodotti turistici. Accanto a questo evento di approfondimento c’è stata un’occasione di incontro tra la delegazione di ospiti stranieri e gli operatori economici, sociali e culturali del territorio, un workshop organizzato con la Camera di Commercio di Bari, con l’obiettivo di aprire nuovi sbocchi commerciali per le imprese e per le eccellenze produttive ed enogastronomiche, cifra della Conca Barese nel mondo.

I luighi la civitas la storia i suoi riti – Intervista a Domenico Conte sindaco di Palo del Colle

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