Aumenta il dispositivo militare russo in Crimea e nell’area orientale dell’Ucraina che risulta strategica per la Russia per il controllo il mar Nero.
E’ ancora presto per dire quale può essere l’evoluzione della situazione, lo stesso Putin pur avendo chiesto ed ottenuta l’autorizzazione dal Parlamento Russo per un intervento militare si muove con molta circoscrizione. D’ altra parte la presenza dei militari russi in terra Ucraina era ormai chiara con lo schieramento di non ben identificati “Volontari armati”, senza uniformi e gradi, che occupano da giorni due aeroporti in Crimea. Quel che appare chiaro, al momento, è una forte pressione psicologica di Putin sul vicino stato “fraterno”. Se egli avesse avuto in mente un intervento armato lo avrebbe attuato senza esitazione.
La preoccupazione maggiore risiede nella suddivisione dell’Ucraina in due fazioni: filo europea quella occidentale e filo russa quella orientale. Se la situazione dovesse sfuggire al controllo delle Autorità per un piccolo incidente, sempre possibile, non è da escludere l’evoluzione verso una guerra civile e, visto l’atteggiamento finora tenuto, Putin non lascerà che l’Ucraina possa spostare le simpatie verso l’occidente.
A livello internazionale gli Stati Uniti hanno ammonito la Russia e in serata si riunirà il Consiglio di Sicurezza dell’ ONU su richiesta della Gran Bretagna per l’analisi della situazione.
