Ancora sulla “farsa” dei due marò detenuti illegalmente in india e l’incapacità del governo italiano a risolvere la questione

28 Marzo 2013
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Il ministro degli Esteri Giulio Terzi si è dimesso, in modo inusuale, senza neanche avvisare il primo Ministro dei suoi proponimenti.

Il Capo del Governo Mario Monti e il Ministro della Difesa Giampaolo di Paola, nel riferire alle camere, hanno sostanzialmente dichiarato che si è fatta la cosa giusta con generiche motivazioni senza specificare i veri motivi, aggiungendo che si sono sempre battuti per il bene di Massimiliano La Torre e Salvatore Girone.
Vorrei vedere.

Che la vicenda sia ormai una “farsa” non vi sono più dubbi, basta leggere la nota dell’Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, “Il Capo di stato maggiore della Difesa, a nome e insieme a tutto il personale delle forze armate, si stringe affettuosamente ai nostri fucilieri di Marina, Massimiliano La Torre e Salvatore Girone, ammirandone l’esempio, il coraggio, la disciplina e il senso dello Stato”… “che questa vicenda che sta sempre più assumendo i toni di una farsa si concluda quanto  prima e che i nostri fucilieri, funzionari dello Stato in servizio di stato alla stessa stregua di tutti i militari che operano all’estero con onore per la pace e stabilità internazionali, siano al più presto riconsegnati alla giurisdizione italiana”.

Senza voler ancora una volta sottolineare le norme del Diritto Internazionale consuetudinario, voglio solo ricordare che se si fosse trattato di due criminali conclamati l’estradizione non sarebbe stata concessa perché in India vige la pena di morte e nel nostro ordinamento non è prevista. Per i nostri militari è stato possibile.

Sulla vicenda è stato sbagliato l’intervento sin dall’inizio. Occorreva battersi in ambito internazionale, ONU, Unione Europea, ecc. e chiedere “fortemente” il loro intervento.
La solidarietà e la cooperazione Internazionale dove sono?
Occorreva far pesare quanto l’Italia fa con i suoi militari che partecipano alle Missioni per la Pace e la Stabilità Internazionale. Perché quanto accaduto in India può ripetersi anche in Afganistan, in Libano ed in ogni altro paese dove sono presenti le nostre Forze Armate. Minacciare un ritiro immediato dei nostri militari da tutti i Teatri Operativi. Altro che “licenza Natalizia” e “Licenza Elettorale”. Espedienti che hanno fatto fare bella figura solo all’India.

Loro, invece, Massimiliano La Torre e Salvatore Girone hanno avuto, sempre, un comportamento dignitoso ed irreprensibile e manifestato fiducia nelle istituzioni.

Fa male pensare che dietro la vicenda ci siano risvolti di carattere commerciale.

Raffaele SUFFOLETTA

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