PERCORSI DI UOMINI, PERCORSI DI FEDE

9 Agosto 2012
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DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI  E  PAESAGGISTICI DELL’ABRUZZO 

 SOPRINTENDENZA PER I BENI STORICI ARTISTICI ED ETNOANTROPOLOGICI DELL’ABRUZZO – L’AQUILA

Pescara, Museo Casa Natale di Gabriele d’Annunzio

Apertura al pubblico fino al 10 settembre 2012,
tutti i giorni 9.00-14.00; giovedì 9.00-19.30.

Straordinario successo della mostra Dall’Est a Villa Badessa Immagini Icone Costumi, aperta da un suggestivo Coro che all’inaugurazione  ha eseguito canti liturgici in greco. Un evento unico per riscoprire un cammino di umanità: una piccola comunità arbëreshë (albanese) che parte dall’Epiro nel 1743 e arriva in terra abruzzese, percorre la terra e il mare portando la sua tradizione che conserva e trasmette gelosamente. Ma non tramanda solo cose, conserva anche la sua fede, il suo modo di raccontare Dio, di rendere culto al suo Dio. E’ l’intera comunità di Villa Badessa a partecipare, oltre alle icone “sacre” sono anche le icone “viventi”, le persone, rappresentando così un unicum a livello regionale, definito come Oasi orientale, in terra d’Abruzzo.
La nuova mostra presso la Casa Natale di Gabriele d’Annunzio a Pescara presenta una tappa, notevolmente accresciuta grazie ad una inedita sezione dedicata al costume tradizionale arbëreshë, sicuramente tra i più affascinanti non solo dell’intera regione ma di tutto il Regno delle Due Sicilie. Già proposta con successo nel Museo Archeologico Nazionale di  Villa Frigerij a Chieti a cura di Maria Ruggeri, dal titolo Percorsi di Uomini, Percorsi di Fede, l’esposizione accosta il reportage fotografico Viaggio all’Est di Mauro Vitale al singolare corpus di icone sacre della Chiesa di culto greco-bizantino a Villa Badessa, vera perla etnica in Abruzzo.
Il focus dedicato ai costumi tradizionali ne ripercorre la fortuna iconografica, nella grafica – attraverso numerose pregevoli incisioni -, sulle porcellane e persino su un caro bacile di maiolica di Castelli, senza trascurare la presenza della donna e dell’uomo di Villa Badessa nel presepe napoletano, attestato da due rare figure databili entro i confini del Settecento. Gli abiti tipici sono documentati in mostra con gli originali quando possibile o con accurate riproduzioni delle innumerevoli opere appartenenti soprattutto alle collezioni borboniche confluite in diversi  musei statali o tuttora conservati nelle regge di  Napoli e Caserta.
A 10 anni dalla scomparsa di papas Lino Bellizzi, parroco per oltre 40 anni a Villa Badessa, l’evento intende anche essere un riconoscimento alle importanti opere realizzate per la comunità badessana, fra le quali ricordiamo gli interventi di restauro delle icone e la realizzazione della ex-scuola materna.
La singolare mostra è frutto di una sinergia tra istituzioni. Oltre alle Soprintendenze per i Beni Archeologici e per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo, l’iniziativa si deve ai contributi della Chiesa di Santa Maria Assunta di Villa Badessa nella persona dell’Archimandrita Donato Oliverio dell’Eparchia di Lungro e del Vice-Parroco Mircea Coros; all’Amministrazione comunale di Rosciano nella persona del Sindaco Alberto Secamiglio e all’Associazione Culturale Villa Badessa nella persona del Presidente pro- tempore Giancarlo Ranalli.
Inoltre, grazie alla sensibilità della Fondazione Pescarabruzzo è stato stampato Il volume Percorsi di uomini, Percorsi di fede. Dall’Est a Villa Badessa Immagini Icone Costumi, a cura di Lucia Arbace, Maria Concetta Nicolai e Maria Ruggeri, contenente tra gli altri saggi anche il testo della conferenza  “La visione dell’Invisibile” di Mons. Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto (ed. Menabò, Pescara).
Il dialogo costruttivo tra i numerosi partners è il volano dell’importante iniziativa, dove anche il territorio di Rosciano, al quale oggi appartiene la frazione di Villa Badessa, ha voluto manifestarsi attraverso  i prodotti tipici e una selezione di olio e vino, offerti da Frantoio Oleario Ranieri e Casa Vinicola Roxan. Un perfetto connubio tra storia, arte, religione, cultura e risorse culinarie del medesimo territorio: un esempio di straordinario successo da esportare !

 

 

 

 

 

 

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