IN ONORE DEI 103 UFFICIALI ITALIANI TRUCIDATI DAI TEDESCHI A KOS, NELL’OTTOBRE DEL 1943

19 Luglio 2012
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Per la prima volta un autorevole mensile di storia ha pubblicato un articolo che ha dato il giusto risalto a un episodio della 2a guerra mondiale, ignorato dalla grande maggioranza degli italiani e dimenticato dalle istituzioni per troppi anni.
Si tratta della rivista BBC History – Italia, che nel numero di agosto 2012 ha pubblicato un articolo di Daniele Bettini: Kos, la strage dimenticata.
Potrebbe sembrare un articolo su un argomento come tanti altri, ma la copertina della rivista dedicata a Kos, la strage dimenticata degli ufficiali del 10° Reggimento Regina, e l’editoriale con il quale il direttore della rivista esprime la commozione per questo episodio storico e ricorda l’obbligo morale di un paese civile di onorare coloro che sono morti per la patria, dimostrano la particolare sensibilità con la quale BBC History ha voluto affrontare questo tema.
Bettini, un giornalista specializzato in tematiche storiche e scientifiche, racconta in modo incisivo e strutturato l’eccidio di Kos. Partendo da una breve descrizione della campagna del Dodecaneso, analizza le fasi della battaglia di Kos e descrive la generosa resistenza delle truppe italiane, destinate a una sicura sconfitta.
Bettini ha il merito di aver interpretato con sensibilità e competenza il materiale messo a disposizione dal colonnello Pietro Giovanni Liuzzi, un ufficiale che ha impegnato con passione gli ultimi sette otto anni della sua vita al nobile obiettivo di far conoscere la strage di Kos e di onorare quegli ufficiali che con dignità seppero, pur nella sconfitta, riscattare l’onore della patria. Oltre a pubblicare la storia di Kos e ad aver promosse varie conferenze e iniziative, ha ottenuto nel 2010 e nel 2011 che venissero celebrate a Kos commemorazioni ufficiali in onore dei 103 caduti.
Oltre a un ricco corredo di materiale fotografico, l’articolo riporta l’opinione della professoressa Silvia Buzzelli , docente di diritto penitenziario presso l’Università di Milano Bicocca, che ribadisce l’importanza che i colpevoli di crimini di guerra siano giudicati anche a distanza di anni, perché le sentenze, anche tardive, sono un dovere nei confronti delle vittime.
Come altri parenti e amici degli ufficiali italiani fucilati a Kos, ho partecipato a tutte le iniziative portate avanti negli ultimi anni per onorare la memoria di questi uomini che hanno onorato il nostro paese e sono particolarmente onorato che la rivista abbia voluto ospitare la mia personale testimonianza in merito a questi eventi.
Penso di interpretare il sentimento della grande maggioranza dei parenti e degli amici degli ufficiali italiani trucidati, ringraziando la rivista BBC History per aver dato tanto risalto a questo evento storico, il dottor Bettini per l’impegno e la sensibilità con cui ha scritto l’articolo e il colonnello Liuzzi per la passione e la tenacia che ha dedicato in tutti questi anni alla vicenda di Kos.

Antonio Cardinale

 

 

 

 

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